Non toccatemi le ali

con molta fatica cerco di andare avanti con il monologo..


Ecco..ecco..ora le mie falangette sfregano carte ancora senza colore..Vivo così i momenti..le sensazioni sulla pelle...sento già addosso la febbre...la febbre della paura.Così vedo il dieci di fiori...strofino ancora le falangette sulle carte che non si vogliono aprire...E' ancora un colore nero : un nove di fiori...sempre fiori !la morte davanti pare sorridermi...sembra sapere  i numeri e la sostanza delle mie carte.Non parla...non conosco ancora la sua voce.Le sue carte sono appoggiate sul tavolo verde ed aspetta solo che sia io a scoprirle per primo.Non ha fretta...D'improvviso non ho più voglia di andare avanti..non me la sento di continuare un gioco con una posta così alta...Allora sempre febbricitante per la paura...sempre meno arrogante nei miei soliti gesti quotidiani arresto il movimento delle dita.Un dieci ed un nove di fiori sono carte modeste...mi verrebbe voglia di scoprire le sue ma non posso... con l'avversario ho stabilito regole ben precise...Allora eccomi falangette per un'altra carta...per un'altra possibilità.Il bianco su in alto sembra non voler mai lasciare intarvvedere il proprio contenuto interiore..ecco...ecco..piano...piano...Dio mio : la donna di picche !le cose si mettono male.oltre la finestra , dal cortile , solo i soliti rumori di panni rivoltati dal vento...poi...poi...sempre lui: il silenzio ...sento che nessuno può venirmi in aiuto...Penso ad un sogno ma non mi vedo mai sveglio e piangente tra le braccia della mamma..voglio urlare...voglio gridare qualcosa alla morte...voglio ancora un briciolo di vita...voglio...voglio gridare alla luce...mi sento soffocato e senza respiro....