SCARABOCCHI

.EVVIVA.


Una vacanza stupenda. Di quelle che vorresti non finissero. Di quelle che ti fanno amare i tuoi amici. Di quelle che te li fanno mancare da morire. Ora che sono tornata. Niente più sveglia con gli abbracci. Niente più frigo pieno di schifezze buone da morire. Lo Tzatziki è finito. Niente Amita. Niente loukumades. Niente Matiu, ne' Nikos Lampredas, ne' quell'ignoto Nikos che non si ricordava di me la mattina dopo. Niente israeliani, canadesi, shots a un euro, entrate gratis. Niente beccaccini, ne' andare in giro "a beccà le fie". O i fii. E le discese per il porto in collo a Matte. E Tommaso che agganghisce. E dormire abbracciati in nave perchè fa freddo. E il ponte che viene lavato alle 5. E il suono della romilda. I biglietti sbagliati, i locali giusti, i tacchi sulle stradine di pietra. Gerard che ci dice che dopo 30 minuti possiamo fare "whatever you want". Dopo aver lavato con acqua fredda. I tatuaggi all'hennè, e quelli alla penna bic. Un drago. Di quelli che volano, e sputano fuoco. Le stradine di atene e i sandali di pelle. Le perline vendute a peso. Ricordi sparsi, valigie aperte e richiuse per milioni di volte. Ancora due, tre etti. Matte che in bagno ci sta una vita. E nel bagno ci sguazzano le balene. In casa ci sono i pinguini, perchè qualche furbo ha messo 18 gradi. Lo stesso che ci uccide con una carbonara, e ci resuscita tre giorni dopo. E Ila che si fa titillare. E fa il gatto mao che fa le fusa. I baci sul collo ad alcuni fanno un brutto effetto. La lotta greco romana. I fumetti mai finiti. Fuggite, sciocchi. STOLTI. evviva! Mi mancherete da morire...