dashuroj

Post N° 102


Tappa N. 2: ISOLA DI BOHOL,  ALONA NELL' ISOLA DI PANGLAO. Un ora di volo da Manila e si arriva all' aeroporto di Tagbilaran, nell' isola di Bohol. Da qui ci viene a prendere il pulmino del resort  Alona che avevo prenotato. Tramite un ponticello si arria all' isola di Panglao dove appunto si trova Alona ed il sopracitato residence. Il posto è bellissimo e tranquillo; il resort è grande, con piscina e molto ben curato, la sabbia è bianca e soffice e  l'  acqua è di un colore trasparente per i primi 20 metri, dopodichè diventa di un colore scuro a causa delle alghe che sono nel fondale. E' d'  obbligo mettere la maschera per ammirare i fondali ricchi di pesci di tutte le specie e variopinte stelle marine. Attenzione alle ancore delle numerose imbarcazioni che sostano sulla riva.Verso sera i vari ristoranti e resorts allungano i tavolini sino alla riva del mare e sfoderano banchetti ricchi di pesce fresco con relativo barbecue pronto per cucinare.L' unica cosa che, a mio avviso,  non rendeva al 100% l'  eccellente qualità e freschezza dei vari pesci era la difficoltà di accostare questa pietanza con i nostri tradizionali contorni tipo patate verdure o insalatina ed il dover accostarci la birra o la Coca Cola perchè il vino è scadente e molto costoso. Ci accontentiamo di farci cucinare il pesce senza vegetali e salse dolci che usano mettere su tutte le pietanze accostato al riso plain, cioè senza aglio per non farci rimanere la puzza per due giorni; comunque con prezzi modestissimi si riesce ugualmente a fare un ottima cena.Le escursioni da fare sono tantissime, e noi nonostante i 6 giorni a disposizione non siamo risuciti a farle tutte; comunque si possono vedere i delfini la mattina presto e relativa visita all' isola di Balicasag dove affittando una guida si può fare lo snorkeling. Un oretta a piedi e te la giri tutta tra la sabbia farinosa e bianca e qualche baracchetta di pescatori.Da non perdere è la gita alle Chocolate Hills, oltre un migliaio di collinette curiose contornate da palme che verso maggio, a causa delle scarse pioggie, diventano marroni tali da farle sembrare cioccolata; adesso essendo ancora un periodo umido e ricco di vegetazione hanno un colore totalmente verde ma sicuramente il panorama rimane suggestivo.Ci sono da vedere i 'tarsiel', piccolissime scimmiette tutto occhi che stanno immobili ed impaurite e sembrano pupazzetti di pelouche; la gita e pranzo sul battello fino alle cascate, attraversamenti di ponti traballanti in bambù che ti fanno attraversare dei fiumi marroni e dove dall' altra parte trovi bancarelle che ti vendono banane alla brace e ti aprono il cocco fresco, monumenti vari e chiesa del 1400 a Tagbilaran.Il tempo in questi gironi l' abbiamo trovato molto umido e pioggia di notte ma che ti permetteva ugualmente di fare escursioni, predere il sole, fare i bagni o farti fare i massaggi dalle numerose massaggiatrici ( non belle come le thailandesi, sia ben chiaro ) che si aggiravano per la spiaggia. Insomma 6 giorni sono volati e ci apprestiamo a spostarci a Cebù.segue.......