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Ma sono davvero ignoranti?


 A 50 anni dall'entrata in vigore della legge Merlin sulla messa al bando delle case chiuse, il problema della prostituzione rimane, ma solo il 50% delle prostitute lavorano in casa; l'altra metà lavora in stradaUno studio condotto dall'Associazione Sessuologi su un campione di 386 giovani prostitute che lavorano a casa o a domicilio, contattate telefonicamente in forma anonima rivela un alto livello culturale.Ma qual è l'identikit della prostituta moderna? La maggior parte sono studentesse (27%), specie fuori sede, seguono le casalinghe (al 18%), le operatrici di call center (14%) che arrotonderebbero lo stipendio precario con prestazioni sessuali a pagamento tra le mura di casa.Il 25% delle prostitute che esercita in casa o a domicilio ha una laurea; molte lucciole "fanno la vita" per pagarsi gli studi e quasi tutte trovano volgari i reality.  Ma non solo: la maggior parte legge tra i 5 e i 6 libri all'anno e almeno un quotidiano al giorno.Le moderne entraineuse inoltre preferiscono lavorare di giorno, soprattutto nella pausa pranzo, tra le 13 e le 15 (il 26%), o in altre fasce orarie durante il giorno (Il 43%). Soltanto il 16% lavora di seraQuesto tipo di suddivisione oraria del lavoro ha come risultato una quantità maggiore di tempo libero per se stesse e quindi un maggiore livello culturaleIn base a queste statistiche, faccio una domanda: ma perché la parola prostituta dovrebbe essere sinonimo di ignoranza?