Diretta Sport

Appena un anno fa. Ricordando Facchetti.


Giacinto Facchetti nasce a Treviglio (Bergamo) il 18 giugno del 1942. Nel 1960 dalla squadretta locale passa all'Inter e in nerazzurro, lanciato da Helenio Herrera, approda, quasi subito, alla prima squadra nella quale debutta contro la Roma all'Olimpico il 21 maggio 1960. Per dieci anni dà vita in coppia con Burgnich a una linea di terzini di assoluto valore, nella parte conclusiva della carriera si trasforma in libero ed eccelle anche nel nuovo ruolo tanto da conquistare ancora la maglia della Nazionale. Con la maglia dell'Inter disputa 476 partite, vince 4 scudetti (63, 65, 66, 67), due Coppe dei Campioni. Nel 1964 a Vienna contro il mitico Real Madrid e l'anno dopo a San Siro contro l'altrettanto famoso Benfica. Vince le due finali di Coppa Intercontinentale entrambe con gli argentini dell'Indipendiente. Giacinto Facchetti "il terzino con libertà di segnare" è il nostro difensore con il più consistente numero di goal segnati: ben 78 (59 in campionato, 9 in Coppa Italia, 7 nelle coppe europee, 3 in Nazionale). In Nazionale debutta il 27 maggio 1963 ad Istanbul contro la Turchia e conclude, dopo 15 anni, alla vigilia del mondiale argentino; il suo ultimo gettone - il 94° - lo colleziona a Londra contro l'Inghilterra il 16 novembre 1977. Nel 1968 è Campione d'Europa all'Olimpico di Roma dopo la duplice sfida con la Jugoslavia, due anni più tardi è Vicecampione del Mondo all'Atzeca di Città del Messico nella finale con il Brasile più forte di sempre. Scrive il suo nome nella storia e nella leggenda del calcio nella semifinale con la Germania Ovest, quella del 4 a 3. Quello in altura è il suo secondo mondiale, in precedenza ha fatto parte della sfortunata spedizione ai mondiali inglesi del 1966 guidata da Edmondo Fabbri. Il 19 luglio a Middlesbrought anche Giacinto partecipa alla disfatta con la Corea del Nord. Disputa anche il mondiale in Germania Ovest nel 1974. Ha poi iniziato la sua carriera da dirigente nell'Inter, interrotta solo per una parentesi all'Atalanta per ricoprire il ruolo di vice-presidente. Tornato poi nella società di Massimo Moratti, ne è diventato prima vice-presidente e poi presidente. luigi gaudenzi