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A Silvio una violenza bestiale


lunedì 14 dicembre 2009 alle ore 8.49 da FacebookA Silvio non il lancio di uova o di vernice né la saetta di una scarpata inconsulta ma velleitaria né la romantica torta in faccia ma una pietrata violenta mirata al volto, quanto di più sacro ed intimo abbia una persona. E due denti spezzati, le radici nella carne viva scosse da un terremoto. E il labbro, quanto di più tenero, reciso. Allora chi ride e si compiace di quella maschera di sangue è disumano. Ed è al contempo, il più grande nemico degli ideali della non violenza che da sempre sono patrimonio della migliore sinistra, la sua serpe in seno. Sia chiaro, contro il fascismo di Silvio, sempre, ma la persona fisica è sacra, intoccabile. Sempre. Non solamente quando la devastano e la smebrano gli eserciti o il terrorismo organizzato. Fare un'eccezione, fosse anche per il peggiore fra i dittatori o per il criminale più spietato, è saltare il fosso per lasciare il campo fiorito della civiltà