17-05-10 Per i cattivi maestri il risultato è sempre scontato: vi diranno che è il frutto di un complotto internazionale delle più alte sfere, meglio se giudaico massonico, e che la bellezza la ricchezza la felicità l'estasi sono appannaggio di coloro che hanno denaro e potere. E che quindi il risultato è impossibile ottenerlo.

Giustificando qualsiasi loro fallimento, bramandolo per tutti gli altri, è così che dispiega tutta la sua potenza il dogma. Da loro non riceverete mai una parola di incoraggiamento a fare o a sperare ma sappiate che non lo fanno ad alta concentrazione di cattiveria; è che solamente hanno smarrito la piccolissima nota a piè di pagina, la rotellina forse più piccola dell'ingranaggio eppure esiziale, che rimanda tutto all'incertezza alla precarietà.

Cercare di governarla è un significato possibile dell'esistenza, la sublimazione della fede laica; al girare della curva è sempre possibile incrociare quello sguardo che mi cambia la vita. È d'un tratto tutto è più comprensibile più sostenibile.

Se il dettaglio, di più, l'infinitamente piccolo si dispiegherà ai vostri occhi sarete per sempre incomprensibili agli occhi dei cattivi maestri dell'ovvietà e della banalità.

Il toro imbizzarisce al rosso? Per me, più semplicemente, è che neppure lo vede.