francy

A CECILIA


Cara Cecilia, da lassù, dove certamente sei, non so se puoi leggere queste parole di rimpianto e memoria, ma mi piace pensare che sia così.Non dimentico il giorno che è nata la nostra amicizia,33 anni fa : avevo un discreto pancione e tu asvevi cambiato negozio; mi hai salutato all'ingresso con "E' riuscita a trovarmi!", comprai le sigarette e mi fermai a chiacchierare; quando me ne andai pensavo quanto mi sarebbe piaciuto che fossimo amiche.Ero sola come un cane, presa tra due terribili suoceri e un ambiente di lavoro non piacevole; la tua amicizia, cui poi se ne sono aggiunte altre, è stata in quel momento un raggio di sole; parlavamo di tutto, famiglia, ricordi, lavoro.... ; sfogavo con te le mie rabbie e trovavo sempre una parola di comprensione e di pace;nei momenti di incertezza chiedevo il tuo consiglio, dividevamo le gioie e i dolori di tutti i giorni.La tua intelligenza e la tua rettitudine mi ispiravano una grandissima fiducia, e in qualche modo questo era reciproco; tra noi c'era un grandissimo rispetto, al punto che ci siamo sempre date del "Lei" con gran divertimento di tutti.L'ultima volta che ci siamo viste, 13 g iorni fa, abbiamo ancora scherzato su questo; ripensandoci sono contenta di averti detto del nipotino/a in arrivo : ti sei commossa ricordando il piccolo Marco che amavi.Mi hai anche parlato della tua malattia, che sapevi essere senza speranza,e a breve scadenza; ne hai parlato con la serenità che veniva dalla tua fede, profonda e viva nella sua semplicità;pensavo di rivederti pochi giorni dopo....... e invece tuo figlio dovette dirmi che eri gravissima, in pratica moribonda.Cara, non ti dimenticherò mai; anzi, farò di tutto perchè ciò che mi hai dato arrivi anche a coloro che ho intorno; ti renderò immortale.,,,, e mi accorgo che per la prima volta TI ho dato del "tu"....