Ginevra...

Il suono infinito


Stillano i giorni il loro avaro mielee lo mescolano all'amaro quotidianoper tentarmi alla vita, nonostante.E i nodi dell'ansia che arrochisconola voce e la baldanzaprofumano di nardo tuttavia.Arpeggia lieve la mia malinconiae le sue note si perdono nel ventonon fa pių male, ormai, č solo compagnia.Avvolgo alla mia rocca il filo del passatosguardi, sussurri e lame di parolesorrisi, pianti e grumi di doloreperle di gioia e grandine di rabbia e ne alimento il fuso del presentepungendomi le dita, ma di rado.Non ho un principe azzurro al mio risveglionč fatine gentili a trepidarema guardo incantata i petali dell'albariempio d'acqua sorgiva le mie broccheaspetto il sole, che sciolga questa brina.______Maria Gisella Catuogno______