Ginevra...

Da Il Giardiniere


Amor mio, il tuo poeta una volta ideò un canto epiconella sua mente.Ahimè! Non fu prudente e andò a cozzare, facendo naufragiocontro i bracciali che adornano i tuoi piedi.Si ruppe in brani di canti, che si sparpagliaronoai tuoi piedi.Tutto il mio carico di leggende,d'antiche guerre, fu preda delle onde ridenti,si riempì di lacrime e affondòDevi ricompensarmi della mia perdita, amor mio.Se è svanita la mia pretesa di fame immortaledopo morto, rendimi immortale da vivo!Allora non rimpiangerò la mia perdita,nè ti farò altri rinproveri,______Tagore______