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Alcuni giorni dopo il Terremoto! Un reportage dall'Aquila!


Salve a tutti gli amici,h. 20,00 del 10 aprile 2009.Appena tornato da L'Aquila. Sono stato diverse ore nel capoluogo abruzzesesconvolto dal sisma. Sono partito ad h.14,00 in compagnia di una mia grande amica...non so quali siano stati  i suoi sentimenti che l'hanno indotta a seguirmi verso la città delle 99 chiese, ma credo che in comune avevamo la voglia di vedere con i  nostri occhi le persone, la città e cercare gli amici che qui vivono. Non ho incontrato difficoltà per raggiungerla, l'autostrada è agibile fino all'uscita di Aquila Ovest provenendo da Roma oppure da Avezzano. All'arrivo chiedevo fin dove si potesse arrivare con la macchina. La zona periferica mi è apparsa addormetata, adagiata come un paziente in procinto di essere operato. Solo il passaggio dei convogli della protezione civile, dell'esercito e dei vigili del fuoco rompeva quel silenzio vuoto e pieno di sofferenza. A piedi siamo arrivati ad una delle prime tendopoli, quella di Piazza d'Armi. L'ingresso era ancora assediato da giornlisti di diverse tv straniere per via dei funerali di stato celebrati durante la mattinata, poi entrando, ho potuto vedere come gli uomini della protezione civile avevano predisposto tutto l'apparato per far fronte ai disagi delle popolazioni colpite. Camminando lungo la strada che conduce a Piazza d'Armi, potevo osservare diversi palazzi di recente costruzione che mostravano un elemento in comune: il secondo piano di essi era praticmante rimasto senza mura, sventrato, aperto mentre il primo e gli altri piani superiori sembravano rimasti apparentemente intatti o quasi.Dopo mi sono recato alla tendopoli del Globo, zona nord della città. Qui abbiamo salutato, fortunatamente alcuni nostri amici. Siamo entrati nelle loro tende e ho constato direttamente che vi è un gran senso di sofferenza pacata, non rassegnazione ma voglia di ricominciare. In questo campo ho visto in azione i volontari della protezione civile regione Lombardia affiancati dall'esercito e da altre associazioni locali. Devo dire che l'allestimento del campo è perfetto. I materiali che ho visto sono praticamente nuovi, ritengo grosso lo sforzo e l'aiuto delle forze militari. Nel frattempo una scossa faceva tremare la terra...ma era sopportabile! Successivamente siamo andati al campo allestito presso il centro sportivo Centi Colella. Abbiamo parlato con una nostra amica la quale presta volontariato proprio nella segreteria della tendopoli. Ci ha raccontato le fasi più salienti del dopo terremoto e dei disagi affrontati da lei e dalle popolazioni colpite. A suo parere sembra che la prima fase, quella del primo soccorso e del  dove dormire sia quasi  superata, emerge invece, quella difficile, di abituarsi alla vita da campo con le difficoltà legate ai servizi igienici, alla forte escurzione termica tra giorno e notte e la convivenza fra molte persone in un luogo relativamente ristretto! Con l'aiuto di questa amica ho provato a cercare, fra l'elenco del campo, alcuni miei amici ma invano. Mi spiagava che i nominativi ancora non sono in rete con gli altri sette campi allestiti e che avrei dovuto attendere ancora qualche giorno! Nel frattempo una nuova scossa di terremoto turbava la nostra conversazione...questa è stata abbastanza nitida e accompagnata da un cupo boato! Pioveva quando si ripartiva da l'Aquila con molta tristezza ma anche con la speranza che ancora una volta gli abruzzesi ce l'avrebbero fatta a risollevarsi per andare avanti!