Mercoledì 21 marzo, alle ore 18, presso il KOESIS Club in Via Luigia Sanfelice nr 2 (uscita del Vomero funicalare di chiaia) si presenteranno i libri di Yvonne Carbonaro "L'Altra Capri" e "L'Altra Capri in foto (edizioni Gaeta)". In proiezione dell'evento siamo lieti di pubblicare la recensione a L'Altra Capri della scrittrice Carla Vidiri Varano, che il 21 presenterà i libri. Nei prossimi giorni seguirà quella della scrittrice Sivia Saporito. Concluderemo la presentazione dell'evento con uno scritto dell'autrice. SILVIA SAPORITO:La sensibilità è un valore inestimabile, è quella capacità che ci conduce a vedere. Il vedere non è da tutti, in genere si guarda ma non si vede. Vedere è quel fenomeno che ti fa osservare ciò che ti circonda e ti permette di entrare nelle persone e nelle cose, elaborarne il significato e capirne il senso. Vedere significa non essere indifferente a ciò che accade intorno a noi, vuol comportare lo stato partecipativo, il prendere coscienza e il rapportarsi con il contesto. Quante volte, eventi, fatti e situazioni ci hanno colto di sorpresa, perché la nostra mente era lontana dal percepirli. Il non aver il dono di vedere non ci permette di accorgerci che qualcuno soffre e ha bisogno del nostro aiuto, non ci permette di allargare il nostro cuore alla solidarietà, con ci permette la tolleranza e soprattutto non ci permette di donarci a chi elemosina amore. Non ci permette di vedere la bellezza. Non è il caso di Yvonne Carbonaro. Yvonne vede, vede con lenti d'ingrandimento, con quella sensibilità che la contraddistingue in ogni suo atteggiamento. Yvonne vede con gli occhi dell'amore, esplode di gioia davanti ad un profumo di gelsomino, o ad un color di gladioli. Yvonne vede il mare e lo sviscera, vede l'azzurro della grotta di Capri e se ne veste, vede i faraglioni e ci dialoga. L'occhio di Yvonne penetra le corolle, accarezza il velluto dei petali, arriva finanche tra i cespugli e con lingua padrona ne analizza i particolari coloriti di intenso. Maresa Sottile, che è l'autrice dei disegni inseriti nel libro, oltre allo stile gentile e sussurrato della china, è riuscita a fondere poesia e arte. Ogni suo disegno è atmosfera, è sentimento, è bellezza, è descrizione perfetta della poesia che affianca. Vi si trovano gli umori, i profumi, e tra piante, alberi e fiori, sembra aperto un dialogo idilliaco. Dentro quel portone di ferro battuto sulla copertina del libro c'è il mondo di Yvonne, il suo privato, il suo intimo, le emozioni che prova davanti a così tanta bellezza che la natura si è prodigata di donare all'isola di Capri. C'è l'esplosione dei sentimenti, il meravigliarsi delle meraviglie, la testarda ammirazione di chi determinatamente è proteso verso la bellezza. E c'è ancora. C'è nella poesia di Yvonne quella vena accorata che ricuce il passato, "c'era una villa e ora c'è una minuscola casa", che le riporta il tempo andato e che non è più. Non si avverte nessuna amarezza, anzi, tra le righe traspare il contrario. Ma Yvonne è anche fragile, è fragile quando di fronte al tramonto, lì sulla discesa della Vigna o in estasi davanti a Punta Carena, si lascia prendere dalla solitudine, tanta bellezza invocava compagnia. Ma Yvonne è anche forte, è forte perché questi momenti li supera quasi subito, dandosi quel coraggio che le è amico. Al contrario della bellissima signora Capri, dove certamente si trovano altrettante persone sensibili, ma dove soprattutto aleggia l'apparenza, l'immagine e il dimostrare, in quell'altra Capri, la bellissima signora Anacapri, vive la gente che vede, la gente che s'inebria davanti allo sviluppo di un virgulto o allo scrosciare fragoroso delle onde, la gente che al posto della antica villa è felice di avere una casina, la gente che vive i colori, che parla con le piante, gli alberi e i fiori. La gente che di sera va sulla sabbia a piedi nudi ad assaporare il mare e ad immergersi nel turbinio dei sentimenti.Non è un caso che ad Anacapri viva anche Yvonne.