GIORNALE WOLF

DONNE E CULTURA


Ieri sera nella discreta inimità del KOESIS Club, a Napoli, in via Luigia Sanfelice 2, nell'ambito di MARZO DONNA 2007, serie di eventi culturali al femminile organizzati dall'associazione PUNTO SU NAPOLI presieduta da Yvonne Carbonaro,  si è svolto l'incontro DONNE E INFORMAZIONE che ha visto quali protagoniste la professoressa Clementina Gily Reda direttrice della rivista on line Giornale Wolf e la professoressa Marisa Pumpo Pica direttrice del periodico cartaceo Il Vomerese.
(nella foto Yvonne Carbonaro, Clementina Gily Reda e Marisa Pumpo Pica) Com'era doveroso ad aprire la serata è stata Yvonne Carbonaro che da perfetta padrona di casa ha illustrato in maniera sintetica ma efficace il senso della manifestazione che per tutto il mese di marzo, a scadenza settimanale, ha visto lo svolgersi di un evento culturale nell'accogliente cornice del KOESIS.La serata ha posto a confronto due modi diversi di divulgare informazione oggi, quello classico su carta de Il Vomerese e quello sempre più attuale e dinamico dell'on-line attuato da Giornale Wolf.
Con piglio garbato le due protagoniste, unitamente alla Carbonaro vere signore della cultura partnopea, attivamente impegnate in ambito associativo, (la Gily è fondatrice e presidentessa dell'associazione culturale Bloomsbury, altrettanto la Pumpo dell'associazione Cosmopolis), hanno spiegato al pubblico cosa significa per loro fare informazione e il motivo delle rispettive scelte di divulgazione.  A prendere per prima la parola è stata Clementina Gily che da esperta qual è di Scienze della Comunicazione, ha motivato la propria opozione di fondare un giornale on-line, (non trascurando di dire che Wolf inizialmente nacque su carta),  in virtù dell'ampia vasta di dinamiche, (spazio illimitato per quanto concerne la gestione di scritti e immagini, ampio raggio di divulgazione, limitazione di costi), che questo settore offre a chi vuol fare informazione non possedendo ampie risorse economiche rispetto a quelle necessarie per la fondazione e divulgazione di un giornale cartaceo. Tenendo anche conto della non disprezzabile possibilità di integrare alla rivista on-line un ulteriore supporto virtuale quale può essere il blog, consentendo una gestione dell'informazione non più vincolata unicamente alla scadenza periodica della rivista in rete, e costringendo quindi a sacrificare molte notizie, bensì a un'organizzazione dell'informazione praticamente quotidiana o quasi. Concedendo inoltre la possibilità di accrescere il numero dei propri collaboratori in quanto il blog offre l'opportunità di interagire con altri blogger (gestori di blog), e quindi offrire l'opportunità a chi ama scrivere e sa veramente farlo di vedersi pubblicato in rete. Di seguito la parola è passata a Marisa Punpo la quale ha precisato che la scelta del carteceo dipende sia perché personalmente non ha l'esperienza teconologica della Gily, ma soprattutto perché Il Vomerese è una rivista che si rivolge a un pubblico eterogeno, che spazia dal professionista, allo studente, alla casalinga, al pensionato, per cui molti non sanno cosa sia né un pc né internet, e pertanto difficilmente la rivista vanterebbe un così vasto numero di lettori se fosse pubblicata in rete, come invece accade grazie alla divulgazione gratuita previo esercizi pubblici. Come si conviene a delle Signore quali esse sono, le due direttrice, dopo aver ascoltato il pubblico, invitato dalla Pumpo  a esprimere la propria opinione o a fare domande, hanno ipotizzato una collaborazione sinergica che prevede in Wolf e nel blog di Wolf uno spazio dedicato a Il Vomerese e viceversa, sancendo una volta di più che la cultura, quella con la C maiuscola non è scontro ma in-contro!