GIORNALE WOLF

COMUNICATO STAMPA


Nell’ambito del VII Festival Hermatema (Scienze Arti Alchimia - tra arte, musica, spettacolo, conferenze e performances ed esposizioni -) sarà inaugurata al “Museo dei Tarocchi” (Via A. Palmieri, 5 40038 Riola - Bologna; 051.91.65.63 - 051.91.67.50 - 339.467.58.26 - 348.813.88.15; www.museodeitarocchi.net - www.bolognamagica.com) venerdì 22 giugno 2007, alle ore 18, la mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata  “22 Artisti per 22 Arcani“ con opere originali di Monica Pennazzi, luna; Maria Cristiana Fioretti, sole; Maria Pia Daidone, eremita; Luisa Bergamini, torre; Giovanni Boldrini, morte; Arturo Borlenghi, bagatto; Alessandro Carlini, ruota della fortuna; Umberto Esposti, amanti; Antonio Fomez, giustizia; Giuseppe Antonello Leone, papessa; Franco Lista, giudizio; Chiara Strozzieri e Chiara Catalani, diavolo; Romy Nardi, imperatrice; Ettore Le Donne, matto; Nabil, mondo; Massimo Pompeo, stelle; Giovanni Lacatena, appeso; Cesare Iezzi, imperatore; Alessandro Perinelli, carro; Clara Rezzuti, temperanza; Benvenuto Succi, forza; Gianni Rossi, papa. Apertura su appuntamento, sino a mercoledì 19 settembre 2007. Scheda della mostra Ecco chi ha risposto ed a quale carta ha affidato segni e colori: Monica Pennazzi, luna; Maria Cristiana Fioretti, sole; Maria Pia Daidone, eremita; Luisa Bergamini, torre; Giovanni Boldrini, morte; Arturo Borlenghi, bagatto; Alessandro Carlini, ruota della fortuna; Umberto Esposti, amanti; Antonio Fomez, giustizia; Giuseppe Antonello Leone, papessa; Franco Lista, giudizio; Chiara Strozzieri e Chiara Catalani, diavolo; Romy Nardi, imperatrice; Ettore Le Donne, matto; Nabil, mondo; Massimo Pompeo, stelle; Giovanni Lacatena, appeso; Cesare Iezzi, imperatore; Alessandro Perinelli, carro; Clara Rezzuti, temperanza; Benvenuto Succi, forza; Gianni Rossi, papa. Questo “mazzo” di tarocchi imperniato a “rispondere” sul rapporto con l’alchimia diventerà un “must”, un “cult” nel mondo dei collezionisti di tarocchi. I collezionisti potranno visionare, gustare, “guadagnare” immagini insolite, redatte con amore, più che con sapienza; venute, insomma, fuori da uno studio all’approccio con i tarocchi, prima, e con l’alchimia, poi. I tarocchi sono “sentiti”, si percepisce il rapporto che molti hanno con le carte per antonomasia e l’urgenza di altri di toccarli, tastarli e palparli, quasi si nascondesse un mondo probabile da perlustrare con un telescopico imbuto che solletica o picchia su un orizzonte possibile di arcani da praticare per “afferrare” meglio la vita. E, difatti, gli artisti hanno cercato di assicurare sostanza alle attese e ai passaggi che respirano; hanno indugiato con un contatto “estremo” per allargare una presa di coscienza, corroborata anche dalla disamina di ciò che si sedimenta nella vita.