Giornalista per caso

IN ATTESA DEGLI SCONTI: SONO IN 32 A SPERARE


ROMA – Cinque ore di dibattimento hanno chiuso il secondo atto del processo sportivo per la vicenda del calcioscommesse. Ieri, dopo le sentenze comminate dalla Disciplinare, sedici tesserati e altrettante società hanno fatto ricorso alla Corte di Giustizia Federale, presieduta da Giancarlo Coraggio. Il procuratore Federale, Stefano Palazzi, ha ribadito le richieste di condanna per tutti i ricorrenti. Già oggi, secondo le previsioni, dovrebbe essere emessa la sentenza d'appello. Da parte loro i difensori hanno chiesto l'assoluzione dei loro assistiti o la riduzione delle sanzioni, ponendo l'accento su quella che è stata definita «l'eccessiva rapidità dell'inchiesta e dell'intero procedimento, che avrebbe limitato i diritti della difesa». Sotto accusa anche l'atteggiamento della Commissione Disciplinare che per l'avvocato Rodella, legale di Paoloni, « ha preso decisioni che somigliavano ad un copia e incolla dell'atto di deferimento, che a sua volta era un copia e incolla degli atti della procura della Repubblica di Cremona, dalla cui inchiesta è scaturita l'inchiesta sportiva». Sempre la difesa del portiere - ritenuto dall'accusa un uomo chiave di tutta l'organizzazione che avrebbe gestito le scommesse illecite e le relative combine – ha poi lamentato che su 55 pagine di decisione, solo 25 siano dedicate alle sanzioni per tutti i soggetti deferiti e, inoltre, solo 15 alla posizione del suo assistito. «Un po' poco - ha precisato ironicamente - per un perno della combine e per giustificare la radiazione». L'avvocato di Beppe Signori, invece, ha sottolineato come il presunto ruolo di referente nell'organizzazione del suo assistito sia «assolutamente indimostrato». Anche per Doni e Manfredini, i rispettivi rappresentanti hanno chiesto l'assoluzione. Tra le società, l'Atalanta - penalizzata di 6 punti nel prossimo campionato di serie A per responsabilità oggettiva - ha chiesto una netta riduzione della sanzione, lamentandone l'eccessiva severità, anche in rapporto a precedenti sentenze in materia. Sperano in una riduzione di pena anche Cremonese e Benevento. La sensazione, però, è che gli sconti saranno minimi. E non per tutti. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 20-08-11