Giornalista per caso

FAR WEST ROMA: OSVALDO DA' UN PUGNO A LAMELA


ROMA. Stavolta la mitragliata di Osvaldo si è palesata sotto forma di uno schiaffo o per dirla in dialetto romano, della classica 'manata'. A farne le spese il compagno di squadra Lamela, reo di non aver passato a Pjanic un pallone che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara contro l'Udinese. Il tutto è accaduto venerdì sera, dopo il fischio finale della gara fra friulani e giallorossi. Nel tunnel che porta agli spogliatoi, i due calciatori hanno iniziato a discutere animatamente. Sono volate parole grosse, urla, finché a Osvaldo sono saltati i nervi e ha colpito al volto Lamela. Solo l'intervento di due compagni di squadra ha evitato che il diverbio degenerasse in rissa. L'italo-argentino non è nuovo a fatti del genere: nel 2009, quando giocava nel Bologna, in allenamento rifilò due pugni a Mingazzini che lo aveva colpito duro durante la partitella.MULTA E SOSPENSIONE. Gesto che costerà al centravanti una multa pesante che in base allo stipendio - 3,6 milioni lordi, circa 2,1 netti e quindi circa 180mila euro al mese – dovrebbe aggirarsi attorno ai 50mila euro. Inoltre non sarà convocato per la gara contro la Fiorentina. Ancora da decidere, invece, se al calciatore (che ieri non ha partecipato alla seduta, ufficialmente per un lavoro di scarico muscolare, ndc) sarà permesso di allenarsi con i compagni (ipotesi più plausibile) o sarà costretto a svolgere il lavoro settimanale con un preparatore atletico. Su questo – come del resto su tutto - avrà carta bianca Luis Enrique. E' stato proprio il tecnico a richiedere questa punizione così severa motivandola a Baldini con il fatto che a lui «non è stato chiesto di vincere ma di formare una squadra e su certi atteggiamenti non si può transigere». Intanto Lamela e Osvaldo si sono ritrovati ieri nell'allenamento mattutino a Trigoria e hanno chiarito quanto accaduto venerdì scorso con l'ex River che ha chiesto reiteratamente il perdono per l'attaccante, il quale dopo essersi intrattenuto in colloqui privati con Baldini, Sabatini e Luis Enrique ha chiesto scusa al compagno, alla squadra e all'allenatore nello spogliatoio. Scuse che sono valse il perdono ma che non gli hanno risparmiato la punizione. Provvedimento che ora rischia di fargli perdere anche la Nazionale: per il codice comportamentale che vige in azzurro, infatti, il centravanti italo-argentino potrebbe restare fuori dal prossimo giro di convocazioni, a febbraio. Intanto salterà Firenze, una gara che per i suoi trascorsi viola, avrebbe pagato di tasca propria pur di giocare.LA RIVELAZIONE. Singolare che stavolta a rivelare quanto accaduto, non sia stato il classico 'riportino' nello spogliatoio, come amava chiamarlo Spalletti, ma il direttore generale Baldini in un'intervista a Roma Channel: «Non esiste assolutamente una divisione tra il gruppo dei senatori e quello dei più giovani e non c'è stato assolutamente niente. Quello che c'è stato, invece, è il gesto di mancanza di rispetto da parte di Osvaldo nei confronti di un suo compagno e su richiesta dell'allenatore questo gesto verrà sanzionato». Una volontà – quella della dirigenza di far uscire allo scoperto l'accaduto – tesa a far passare un messaggio chiaro: prima del campo, viene il rispetto dei singoli e quei valori su cui il club non ha alcuna intenzione di derogare. Baldini approfitta del canale tematico societario per smentire possibili tensioni fra il ds Sabatini e Luis Enrique - «Lo farei rientrare nella normalità delle cose e persino auspicabile in qualche verso» - e per rassicurare sia sul suo contratto - «Se ne parla molto e anche a sproposito. Non si fa riferimento al fatto che questa società sia stata costruita soltanto il 18 agosto e questo ha fatto in modo che ci fossero dei ritardi, che però sono assolutamente funzionali» - che sui ritardi nel pagamento degli stipendi: «Se prima erano dei mesi di ritardo, ora sono solo pochi giorni. Direi che è meglio, no?».OBIETTIVO MARKOVIC. Sabato il ds Sabatini ha assistito a Belgradoa Stella Rossa-Partizan. Occhi puntati su Markovic, classe '94, astro nascente del calcio serbo.  Il calciatore è seguito anche da Corvino (Fiorentina) e dallo Shaktar Donetsk.ARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 28-11-11