Giornalista per caso

ROMA, AVANTI CON LUIS ENRIQUE


ROMA. «Avanti con Luis Enrique». E' questo il messaggio che trapela dalle diverse riunioni andate in scena ieri a Trigoria. Nonostante le 7 sconfitte in 15 gare ufficiali e i 17 punti in classifica (tre in meno di Carlos Bianchi nel 1996-97) la Roma decide di proseguire con il tecnico almeno sino a Natale, quando poi eventualmente verranno effettuate nuove considerazioni. A dir la verità la conferma dello spagnolo non è mai stata messa in dubbio e potrebbe tornare in discussione solamente se oggi, alla ripresa degli allenamenti, la squadra palesasse alla dirigenza di non avere più fiducia nell'allenatore. Eventualità che al momento appare alquanto remota soprattutto all'indomani di una giornata-fiume che ha partorito una certezza: Luis Enrique viene considerato come 'uno' e non 'il' responsabile del momento-no e nessuno in società ha l'intenzione, neanche minima, di cambiarlo. La sensazione che se ne ricava dall'esterno, però, è che la volontà di proseguire per una strada che si è mostrata a dir poco impervia, sia dettata dal fatto che alla scelta di Luis Enrique sia legata gran parte del progetto e dell'idea di calcio che Baldini ha in mente per il nuovo corso Usa. Sollevare dall'incarico l'asturiano, quindi, equivarrebbe a sconfessare anche il dirigente che l'ha scelto e questo sarebbe un peccato originale che la Roma (e soprattutto Baldini) non può permettersi. Anche perché, dopo un primo momento (nel post-gara di Firenze) dove lo spagnolo aveva mostrato di poter vacillare («Dovrò parlare con la mia famiglia»), ieri è sembrato nuovamente il Luis Enrique di sempre, rinfrancato da una lunga telefonata avuta proprio con il dg. Oggi insieme a Baldini (che ieri ha parlato a lungo con il direttore sportivo, Sabatini) si farà nuovamente un punto della situazione e gettare le basi per una campagna di rafforzamento invernale. NUOVI INVESTIMENTI. Già, perché dalla riunione di ieri fra l'ad Fenucci e il presidente DiBenedetto (ai quali in seguito si sono uniti anche gli altri due dirigenti), Sabatini avrà a disposizione per il mercato di gennaio almeno 10 milioni, oltre ai ricavati delle cessioni dei calciatori che non fanno più parte del progetto tecnico, Borriello in primis. Con questi introiti la Roma acquisterà due difensori centrali (probabilmente stranieri, ndc) e un centrocampista con attitudini più di quantità che di qualità (nel mirino Paulinho, appetito anche dal Milan, e Fernando). TIFOSI CONTRO LUIS. La Roma si ricompatta, dunque, proprio nel momento in cui la piazza perde la pazienza. La tifoseria, infatti, è tutt'altro che in sintonia con il club ed è oramai fortemente critica con l'asturiano. Ieri nelle radio locali è andato in scena un vero e proprio j'accuse nei confronti dell'allenatore, reo di scelte incomprensibili come l'esclusione di Totti, la mancata convocazione di Borriello (e Osvaldo) e la decisione di riproporre dal primo minuto Cicinho, out da 70 giorni: «Altro che Zichichi, questo sarà il nostro Caronte, ci porterà all'inferno - ha detto un radioascoltatore particolarmente arrabbiato - con il più grande possesso palla della storia ma senza mai tirare in porta. Mi chiedo come si faccia ad impiegare Cicinho, non mi ricordavo nemmeno che giocasse più con la Roma. Il problema di quest'uomo è che pensa di essere il depositario del verbo calcistico, senza contare che è abituato al calcio virtuale del Barcellona B, dove se vinci o perdi non ti dice nulla nessuno». INFERMERIA PIENA. Questo l'ambiente nel quale Luis Enrique dovrà preparare la prossima gara di campionato. Ad aiutarlo non c'è nemmeno il calendario. Prossimo avversario, infatti, la capolista Juventus che andrà affrontata senza i lungodegenti Burdisso e Kjaer e privi dei tre calciatori che domenica sono stati espulsi a Firenze: Gago, Juan e Bojan (che ha chiesto scusa ai tifosi per aver gettato la maglia a terra, ndc). Per il centrocampista argentino, oltre al turno di stop inflitto dal giudice sportivo - che ha invece graziato Heinze - c'è però da aggiungere un fastidioso infortunio. Sottoposto nella mattinata di ieri ad accertamenti clinici che hanno evidenziato una distorsione del ginocchio destro con interessamento capsulare dell'articolazione, la società giallorossa, attraverso un comunicato, ha sottolineato che «non è stata comunque ravvisata nessuna pertinenza chirurgica» e che «il calciatore ha già iniziato il percorso terapeutico». Un sospiro di sollievo che difficilmente permetterà al calciatore di essere disponibile prima della trasferta di Bologna anche se una prognosi più precisa sarà sciolta dallo staff medico nelle prossime 24-48 ore Le buone notizie, arrivano da Rosi che oggi insieme a Pizarro dovrebbe tornare a svolgere parte dell'allenamento con il gruppo. Dal recupero del terzino destro dipende anche l'eventuale spostamento di De Rossi sulla linea dei centrali e la convocazione del baby Viviani. Quello che è certo è che lunedì, stavolta complice le assenze, andrà in scena la sedicesima formazione diversa in altrettante gare. Ma questa, oramai, non è più una novità. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 06-12-11