Giornalista per caso

TRA I TIFOSI, SOLO LA...CURVA NORD LAZIALE STA CON LUIS ENRIQUE


ROMA - La pazienza è finita. La sconfitta contro la Fiorentina segna uno spartiacque ben preciso: da domenica la complicità richiesta per Luis Enrique non c’è più. Ma non solo: nel mirino sono finiti anche Sabatini e Baldini, gli architetti di questa Roma. La sensazione che si prova ascoltando lo sfogo della gente che prende d’assalto le radio locali e i forum su internet è che il feeling che si era creato ad inizio stagione fra tifo squadra e società, si sia rotto. Si ha come l’idea di assistere ad un brusco risveglio che tramuta il sogno cullato per mesi in un’amara disillusione. Numerose sono le domande che si susseguono durante la giornata: «Ero uno di quelli che credeva nel progetto – spiega un sostenitore giallorosso – quello che mi fa arrabbiare non è la sconfitta ma come è arrivata. Se avessi perso con i giovani in campo, sperando in una crescita futura, avrei potuto anche far finta di nulla. Ma domenica sembrava di vedere la Roma di Ranieri. Perché Totti non è entrato? Siamo arrivati ad un punto dove le chiacchiere stanno a zero: ridateci la Roma». Sul banco degli imputati non può che finire Luis Enrique: «Altro che Zichichi, questo sarà il nostro Caronte, ci porterà all’inferno – ironizza un tifoso – con il più grande possesso palla della storia ma senza mai tirare in porta. Mi chiedo come si faccia ad impiegare Cicinho. Nemmeno mi ricordavo che giocasse ancora nella Roma. Il problema di questo allenatore è che pensa di essere il depositario del verbo calcistico, senza contare che è abituato al calcio virtuale del Barcellona B dove se vinci o perdi nessuno ti dice nulla». Proprio l’impiego del terzino brasiliano nell’undici di partenza fa molto discutere: «Oltre al fatto che oramai è un calciatore impresentabile ma in settimana – si domanda una signora - non era stato multato per essere arrivato tardi agli allenamenti? Allora la società della rivoluzione culturale cosa fa, figli e figliastri? Osvaldo sbaglia, paga oltre quarantamila euro di multa e non viene convocato. Cicinho, invece, viene premiato. Pazzesco». Le critiche velocemente si spostano sulla dirigenza: «Deve andare via chi l’ha scelto Luis Enrique, non si mette una Ferrari in mano a chi ha la patente da due giorni. Baldini anziché pensare alle farfalle e al futuro, guardasse il presente. Il problema è che difendendo il tecnico, difende se stesso». C’è anche chi sottolinea come il direttore generale avrebbe dovuto accompagnare la squadra nel suo rientro nella capitale: «La cosa più vergognosa è che Luis Enrique è stato lasciato da solo alla stazione Termini. Ma Baldini dov’era? Se qualcuno vuole dirgli qualcosa deve forse chiamare Radio Subasio, visto che quando è in auto ascolta solo quella?». Sotto accusa anche Sabatini per i nuovi acquisti: «Ho letto e ascoltato per mesi che questa era stata una campagna acquisti da 10 in pagella. Mi chiedo: Lamela vale 20 milioni? E Kjaer e Gago? Sabatini dice che vuole una Roma feroce. Ma con chi? Con Pjanic e Bojan? Sono mosci». Proprio l’attaccante spagnolo subisce la reprimenda più dura per aver gettato la maglietta a terra dopo l’espulsione, che non è passato inosservato: «Il signorino anziché correre a casa per scrivere un messaggio insulso su Twitter impari cosa vuol dire vestire la maglia della Roma. Quell’immagine mentre la butta per terra ha finito di rovinarmi la domenica». Le giornate di campionato non se le rovinano invece  i tifosi laziali che ieri sera, durante la sfida con il Novara, hanno inneggiato a lungo Luis Enrique. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 09-12-11