ROMA - «Marquinho si è allenato molto bene ma a malincuore non l’ho potuto schierare nella squadra titolare visto che il trasferimento alla Roma è praticamente fatto. I dirigenti mi hanno detto che manca solamente un documento». A parlare è l’allenatore del Fluminense, Abel Braga, che anticipa quello che dovrebbe essere il primo rinforzo invernale della Roma. Operazione che si configura con un prestito oneroso di 500mila euro e riscatto ancora da fissare a giugno. Il condizionale è tuttavia d’obbligo visto che il club giallorosso continua a rimandare la chiusura dell’affare. Motivo? Semplice: l’input di Luis Enrique - «Va prima sfoltita la rosa e poi, eventualmente, integrata» - ancora non è stato esaudito. Proprio in quest’ottica a breve Caprari si trasferirà al Pescara. Ma il tecnico spagnolo – che ha intanto concesso alla squadra riposo sino a domani - non si riferiva certo al giovane di Alberto De Rossi quando a più riprese ha parlato di voler lavorare con un gruppo più ridotto. Il suo discorso riguardava altri elementi della Roma. I nomi sono i soliti: Antunes, Barusso, Cicinho, Pizarro, Perrotta, Cassetti e Okaka. Il problema è che la maggior parte di questi giocatori continua ad avere un mercato a dir poco ridotto. Se per Okaka al Parma dovrebbe risolversi tutto entro questa settimana, capitolo a parte merita il centrocampista cileno. In patria per assistere la sorella, gravemente malata, il calciatore ancora non ha fatto sapere quando tornerà nella capitale. Oggi se ne saprà qualcosa in più visto che è prevista una telefonata fra le parti. E’ chiaro che più si protrae la permanenza in Sudamerica e maggiore sarà la difficoltà nel piazzarlo. La Roma è convinta che alla fine il Pek andrà in prestito gratuito alla Juventus ma il club bianconero, vista la situazione (e con Pazienza ancora da piazzare), inizia a guardare altrove. E così, con la rosa che numericamente rimane sempre molto folta, si vanno a contrapporre due esigenze: quella di Luis Enrique – che vorrebbe lavorare al massimo con una ventina di elementi - e quella di Sabatini che nutre il timore che alcuni calciatori, qualora non venissero acquistati in questa sessione, rischierebbero a giugno di essere un rimpianto. Uno che corrisponde all’ultimo identikit è Tomic del Partizan. Il centrocampista è molto vicino al Cska Mosca anche se il suo agente ha negato la conclusione dell’affare, evidenziando un momento d’empasse nella trattativa con il club russo. Questa pausa sarebbe dovuta al fatto che negli ultimi giorni la Roma si è fatta viva con l’entourage del calciatore, provando a capire se ci sono ancora i margini per portare il serbo nella capitale. L’ideale sarebbe quello di bloccarlo per giugno ma il mercato potrebbe accelerare i tempi. Un altro ragazzo del Partizan molto ambito è il diciassettenne Markovic ma in questo caso ogni negoziazione verrà rimandata a fine stagione. Stesso discorso per El Kaddouri del Brescia. Visionato nell’ultimo memorial “Renato Curi”, un attaccante classe ‘95 del Paok Salonicco. Si tratta di Popovits, che all’occorrenza può fare anche il centrocampista offensivo. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 16-01-12
MARQUINHO AD UN PASSO. SEGUITI ANCHE TOMIC E EL KADDOURI
ROMA - «Marquinho si è allenato molto bene ma a malincuore non l’ho potuto schierare nella squadra titolare visto che il trasferimento alla Roma è praticamente fatto. I dirigenti mi hanno detto che manca solamente un documento». A parlare è l’allenatore del Fluminense, Abel Braga, che anticipa quello che dovrebbe essere il primo rinforzo invernale della Roma. Operazione che si configura con un prestito oneroso di 500mila euro e riscatto ancora da fissare a giugno. Il condizionale è tuttavia d’obbligo visto che il club giallorosso continua a rimandare la chiusura dell’affare. Motivo? Semplice: l’input di Luis Enrique - «Va prima sfoltita la rosa e poi, eventualmente, integrata» - ancora non è stato esaudito. Proprio in quest’ottica a breve Caprari si trasferirà al Pescara. Ma il tecnico spagnolo – che ha intanto concesso alla squadra riposo sino a domani - non si riferiva certo al giovane di Alberto De Rossi quando a più riprese ha parlato di voler lavorare con un gruppo più ridotto. Il suo discorso riguardava altri elementi della Roma. I nomi sono i soliti: Antunes, Barusso, Cicinho, Pizarro, Perrotta, Cassetti e Okaka. Il problema è che la maggior parte di questi giocatori continua ad avere un mercato a dir poco ridotto. Se per Okaka al Parma dovrebbe risolversi tutto entro questa settimana, capitolo a parte merita il centrocampista cileno. In patria per assistere la sorella, gravemente malata, il calciatore ancora non ha fatto sapere quando tornerà nella capitale. Oggi se ne saprà qualcosa in più visto che è prevista una telefonata fra le parti. E’ chiaro che più si protrae la permanenza in Sudamerica e maggiore sarà la difficoltà nel piazzarlo. La Roma è convinta che alla fine il Pek andrà in prestito gratuito alla Juventus ma il club bianconero, vista la situazione (e con Pazienza ancora da piazzare), inizia a guardare altrove. E così, con la rosa che numericamente rimane sempre molto folta, si vanno a contrapporre due esigenze: quella di Luis Enrique – che vorrebbe lavorare al massimo con una ventina di elementi - e quella di Sabatini che nutre il timore che alcuni calciatori, qualora non venissero acquistati in questa sessione, rischierebbero a giugno di essere un rimpianto. Uno che corrisponde all’ultimo identikit è Tomic del Partizan. Il centrocampista è molto vicino al Cska Mosca anche se il suo agente ha negato la conclusione dell’affare, evidenziando un momento d’empasse nella trattativa con il club russo. Questa pausa sarebbe dovuta al fatto che negli ultimi giorni la Roma si è fatta viva con l’entourage del calciatore, provando a capire se ci sono ancora i margini per portare il serbo nella capitale. L’ideale sarebbe quello di bloccarlo per giugno ma il mercato potrebbe accelerare i tempi. Un altro ragazzo del Partizan molto ambito è il diciassettenne Markovic ma in questo caso ogni negoziazione verrà rimandata a fine stagione. Stesso discorso per El Kaddouri del Brescia. Visionato nell’ultimo memorial “Renato Curi”, un attaccante classe ‘95 del Paok Salonicco. Si tratta di Popovits, che all’occorrenza può fare anche il centrocampista offensivo. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 16-01-12