Giornalista per caso

LE PROVOCAZIONI DI ZEMAN: "JUVE 28 SCUDETTI? SONO GIA' TROPPI...LAVORO DURO IN RITIRO? SONO SOLO PASSEGGIATE"


ROMA. Disteso, sorpreso (delle numerose domande sulla preparazione), sibillino (come al solito sulla Juventus), ironico, sornione. In poche parole Zeman. Quali sono le condizioni della squadra? Qualche elemento è sembrato in grande difficoltà nei primi giorni di ritiro…«Siamo qui per lavorare e prepararci alla stagione: è normale che si fatichi. Se andavamo in un villaggio Valtur era diverso».  Chi la sta impressionando di più in questi giorni? «Ancora nessuno, anche perché per ora stiamo facendo lunghe passeggiate nei boschi. Voi dite che è lavoro duro, per me sono sciocchezze... »Ranieri diceva che la preparazione atletica poteva farla anche un ‘verduraio’…«Il calcio è bello perché è vario: faccio l'allenatore da qualche anno e per me la preparazione è la base per poi costruire su quella base il lavoro durante l'anno. Le partite durano 90-95 minuti: quelli ‘puliti’ sono 55-60. Il calciatore molto bravo tiene palla 3 minuti sul piede, gli altri 52 o 57 cosa fa? A stoppare il pallone e a dargli un calcio sono buoni tutti». Sinora la difesa è il reparto che lascia maggiormente perplessi. Ci sono delle lacune da colmare?«Il mercato è iniziato ora e finirà tra due mesi: c'è tempo. Non ho problemi: ho 8 difensori, mi bastano e mi avanzano». Heinze e Juan resteranno?«Ad oggi sono giocatori della Roma».Sabatini ha detto che lei non sarà uno scudo spaziale. «Mi sento un allenatore, sono a disposizione della società per cercare di migliorare la squadra. Questo è il mio compito. Mi prendo le responsabilità, però…»Come ha trovato Totti rispetto e in che ruolo lo farà giocare? «Siamo stati insieme 13 anni fa, quindi l'ho visto crescere. Per me Totti è sempre Totti come calciatore, magari fisicamente non sarà più quello di una volta, ma è normale. Sulla posizione devo vedere rispetto a quello che faremo come squadra, non rispetto solo a lui. Dove servirà di più, lo utilizzerò». Ci può spiegare i criteri di scelta dei convocati per Riscone? Perché Crescenzi è rimasto a casa?«Non abbiamo portato i calciatori della Primavera che andranno a farsi le ossa fuori e quelli impegnati in trattative. Crescenzi? Mi hanno detto che è sul mercato e che era abbastanza vicino a un trasferimento». Come definisce un top player e si aspetta un giocatore del genere?«Non conosco la definizione. Quest'anno si è adottato questo termine per i giocatori che costano tanto: per me il problema non è quanto costa ma quanto può dare. Magari dei giocatori che quest'anno valgono poco, l'anno prossimo valgono il triplo o il quadruplo. Mi è successo spesso nella mia carriera. Il top player è quello che può far la differenza in campo». Come ha trovato Osvaldo? Lei ha richiesto Tachtsidis?«L'ho trovato migliorato rispetto a Lecce. Tachtsidis l'ho visto in Serie B: è un giocatore che mi ha impressionato». Che obiettivo si pone la Roma? «Personalmente voglio competere, questo vuol dire giocare con gli altri per fare risultato. Si possono chiamare Juventus, Milan o anche Pescara. Poi bisogna vedere dove si arriva. Il campionato inizia con zero punti e zero gol fatti per tutti». La gerarchia per lei non esiste nemmeno tra i portieri?«Bisogna conquistarla sul campo. Se uno fa meglio di un altro non mi interessa come si chiama». Gli scudetti della Juventus, sono 28 o 30?«Strano che tornate sempre su questa cosa...Sono tanti quanti ne sono stati assegnati. Poi se leggo qualche dichiarazione, qualche libro, qualcosa che è stata scritta, credo che già 28 siano troppi». STE CARARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT L'08-07-12