Giornalista per caso

CALCIOSCOMMESSE: CAROBBIO CONFERMA LE ACCUSE A CONTE E MEZZAROMA, MASIELLO RILANCIA


ROMA - È durata oltre sei ore l'audizione in Procura Figc di Filippo Carobbio, sentito dagli 007 federali nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Carobbio, grande accusatore del presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, e di Antonio Conte, ex allenatore dei toscani e attuale tecnico della Juventus, era chiamato a fornire nuovi elementi all'interrogatorio dello scorso 29 febbraio. In primis a livello personale, dopo il nuovo racconto ai pm di Cremona che «prima della partita Siena-Varese (poi conclusasi 5-0, ndc), Ferdinando Coppola entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentandoci che poco prima, all'esterno degli spogliatoi, era stato avvicinato da una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita». Ma in un secondo momento, anche delle rivelazioni effettuate, sempre a Cremona, da Conteh (4 gare incriminate, tra queste Ancona-Grosseto dove «le squadre erano d’accordo per il pari e  Carobbio mi diede seimila euro») e Turati (riguardo alla manipolazione di Salernitana-Grosseto: «Vincemmo 4-3 in trasferta e venni a sapere da Carobbio che il nostro presidente Camilli, l’aveva praticamente comprata, cioè aveva fatto in modo che noi vincessimo»). Carobbio ha confermato tutto, avvalorando la tesi accusatoria del pool di Palazzi che ha posto ancora una volta domande molto dettagliate sulle riunioni tecniche andate in scena con Conte prima di Novara-Siena 2-2 del 30 aprile 2011 («Lo stesso Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio») e AlbinoLeffe-Siena 1-0 del 29 maggio 2011 («Fummo tutti d'accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato all'AlbinoLeffe») per stabilire eventuali contraddizioni con le precedenti versioni fornite, e avere ulteriori conferme su particolari, sinora sottovalutati.E’ chiaro che dall’audizione di ieri del centrocampista si baseranno i nuovi interrogatori che vedranno protagonisti – loro malgrado – nella giornata di domani il presidente del Siena, Mezzaroma, e venerdì l’attuale allenatore della Juventus. Uscendo dagli uffici di via Po, dove era entrato verso le 9.20, Carobbio e il suo legale non hanno rilasciato alcuna dichiarazione. Il lavoro della Procura federale, è poi proseguito senza sosta e sino a notte inoltrata con l’audizione dell'ex capitano del Bari, Andrea Masiello, convocato per la prima volta dai federali per confermare quanto detto ai pm e per fornire ulteriori informazioni sulle presunte combine di diverse partite che riguardano la stagione 2010-2011 del club biancorosso, compreso il derby con il Lecce (a via Po attendono i riscontri del passaggio di denaro, per chiudere il quadro accusatorio e convocare così anche l’ex presidente Semeraro, ndc). Anche in questo caso, Masiello non ha potuto far altro che confermare quanto già emerso dagli atti della procura barese riguardo alle tentate combine delle partite Udinese-Bari 3-3 del 9 del maggio 2010 (Bonucci e Ranocchia saranno ascoltati lunedì, ndc) e delle gare contro Lecce, Cesena e Bologna della stagione 2010-11. Anzi, da quanto trapelato nella pausa per la cena - «Non pensavamo sapesse tutte queste cose», ha sussurrato un pm federale - il calciatore avrebbe fornito elementi nuovi per l'inchiesta. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO L'11-07-12