Giornalista per caso

CALCIOSCOMMESSE: IL PESCARA SALVA LA A, COPPOLA SMENTISCE CAROBBIO E OGGI TOCCA A MEZZAROMA


ROMA – La giornata del Pescara presso la procura federale, si conclude con il presidente Sebastiani che uscendo dagli uffici di via Po sembra quasi tirare un sospiro di sollievo. Ascoltato come teste, da ieri il numero uno abruzzese ha una certezza in più: nella peggiore delle ipotesi, il club non sarà chiamato a rispondere per responsabilità diretta ma per quella oggettiva. Tradotto: la serie A è salva. Nell’udienza sprint (appena 40 minuti) le domande degli 007 federali si sono concentrate sul fatto se Sebastiani conoscesse il nome del direttore, fatto dallo scommettitore Massimo Erodiani al pm di Cremona: «Parlato mi disse che era stata proposta la combine per Pescara-Albinoleffe sul pronostico 1 parziale, 1 finale. E mi disse che il direttore della mia città, del Pescara Calcio, era molto amico dell'arbitro Bagalini…». Sia Lucchesi (allora dg) che Iaconi (all’epoca ds e già squalificato) hanno smentito coinvolgimenti ma il campo delle ipotesi, alla luce dell’interrogatorio di ieri e in attesa di ascoltare oggi Parlato, inevitabilmente si restringe a loro due. Entrambi non avevano potere di firma, quindi il Pescara al massimo dovrà eventualmente difendersi da una nuova responsabilità oggettiva. Ascoltato dal pool di Palazzi anche Turati che ha inguaiato il Grosseto ed il presidente Camilli (la gara incriminata è Salernitana-Grosseto del 17 aprile 2010) confermando le dichiarazioni rese ai magistrati di Cremona dopo il suo arresto del 28 maggio scorso: «Vincemmo 4-3 e venni a sapere da Carobbio che il nostro presidente Camilli, l’aveva praticamente comprata». E oggi è il giorno del presidente del Siena, Mezzaroma. Ieri il portiere Coppola ha smentito le dichiarazioni di Carobbio riguardo Siena-Varese, negando anche che il tecnico Conte abbia mai parlato di pareggio concordato nel pre-gara con il Novara. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 12-07-12