Giornalista per caso

CALCIOSCOMMESSE: JUVENTUS, VIAGGIO A VUOTO


ROMA – Una brutta figura. Nei modi, nei tempi e nella forma. Il processo sportivo si trasforma per un giorno nel set di una telenovela. Protagonisti il procuratore federale, Stefano Palazzi, e i legali di Simone Pepe, Leonardo Bonucci, Salvatore Masiello e Nicola Belmonte. La gara incriminata è Udinese-Bari. Il tema del contendere, o meglio dell’intesa da trovare, sono i patteggiamenti dei due calciatori della Juventus, arrivati a Roma accompagnati dall’ad bianconero Beppe Marotta. La questione è chiara sin dall’inizio: per arrivare ad un accordo che preveda la derubricazione dell’illecito contestato a Bonucci (per il quale sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi) in omessa denuncia, bisogna trovare un’intesa interna ai deferiti. Problema che a fine giornata si rivelerà insormontabile. La difesa di Salvatore Masiello prova a inserirsi e impone l’ultimatum: o tutti o nessuno. Cosa impossibile per Palazzi: se anche lui ottiene l’omessa denuncia, dicendo che è venuto a conoscenza della richiesta di Andrea Masiello ma che poi l’ha rifiutata, chi sarebbe stato l’autore della telefonata a Pepe? Alla Procura mancherebbe l'aggancio con i friulani, Udinese-Bari diventerebbe solo un tentativo di combine di Andrea Masiello, non riuscito, con l'Udinese che si vedrebbe tolta la multa, Bonucci l'aggravante del risultato conseguito e Pepe addirittura prosciolto. Senza contare che inizialmente anche il difensore della Juventus non appare troppo convinto della possibilità: oltre a livello etico-morale (continua a dichiararsi innocente) sul piano tecnico-giuridico ammettere un’omessa denuncia comporterebbe a livello penale una sorta di ritrattazione. E alla Procura di Bari il nazionale azzurro (ascoltato come persona informata dei fatti) ha negato di aver ricevuto la proposta da Andrea Masiello. Fatto sta che per tutta la giornata, mentre il processo va avanti, dai legali il pensiero del calciatore viene messo da parte, sicuri che in un secondo momento si riuscirà a persuaderlo. Intanto c’è da convincere Salvatore Masiello ad accettare un patteggiamento con una parziale ammissione di colpa (sull’onda di quanto accaduto tra Stellini e Carobbio). Se l’ex barese dicesse di sì, infatti, si troverebbe il passepartout alla situazione senza minare l’impianto accusatorio di Palazzi: Belmonte e Bonucci potrebbero ammettere parzialmente le proposte ricevute (magari recepite sotto forma di battuta e respinte al mittente senza dargli troppo peso, ndc), patteggiare una derubricazione da illecito a omessa denuncia e Pepe potrebbe tranquillamente accodarsi. Semplice a dirsi, impossibile a farsi per il no di Salvatore Masiello, nonostante il presidente Artico, per favorire l’intesa, conceda tutto il tempo possibile permettendo a Palazzi di chiedere addirittura tre sospensioni. L’ultimo stop – anomalia assoluta – avviene al termine della brillante arringa difensiva dell’avvocato Bianchi, difensore di Bonucci – abile a mettere in rilievo le diverse contraddizioni di Andrea Masiello sia sul risultato della combine («Masiello dice ‘mi sembra di ricordare che la partita doveva finire con tanti gol’. Poi davanti al Gip che doveva essere un pareggio con tante reti») che sul luogo dove l’avrebbe proposta («Cambia 3 volte versione: prima nello spogliatoio, poi al campo e infine sul pullman») –  interrompendo praticamente il collega Chiappero, pronto a parlare. Tra la sorpresa dello stesso legale, è Palazzi a cercare in extremis la mediazione. La proposta è di 3 mesi e 20 giorni ma Bonucci deve firmare un foglio dove ammette di aver appreso della combine ma di non averla denunciata. Tesi insostenibile con quanto riferito alla Procura di Bari: il difensore rifiuta. Cala il sipario (le sentenze sono attese per mercoledì) e anche Chiappero fatica a spiegare quanto accaduto: «È fisiologico che abbiamo pensato a patteggiare, con richieste di sanzioni che da 3 anni è possibile ridurre a 3-4 mesi. Ci sono però una serie di ragionamenti, più persone a giudizio e le vicende sono spesso più complesse di quello che possono apparire». E magari spiegare, dopo il teatrino andato in scena ieri. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 05-08-12