Giornalista per caso

UNICREDIT-ITALPETROLI: INCONTRO DECISIVO


ROMA. Sono giorni se non addirittura ore decisive. Dall’incontro di questo pomeriggio fra Italpetroli (holding che controlla anche la Roma) e Unicredit (che vanta un credito di 325 milioni nei confronti del gruppo petrolifero che è debitore di altri 80 milioni a Mps) si capirà probabilmente se le parti arriveranno ad una conciliazione oppure si giungerà al temuto arbitrato. La ritrovata loquacità del numero due di Unicredit, Fiorentino, sull’argomento - «Stiamo provando a trovare un accordo » altrimenti «ce lo trova l’arbitro. Non c’è ancora nessun mandato ufficiale » a vendere eventualmente gli asset della famiglia Sensi, «se entriamo in questo film ci porremo il problema di chi ingaggiare » - lascia intendere come le speranze di chiude­re la controversia siano molto alte. Accanto a questo ottimismo va comunque registrata una distanza fra le parti dovuta alla valutazione e alla struttura dell’operazione. Nell’ultimo incontro tenutosi mercoledì, l’istituto bancario è stato chiaro: sì all’accordo, ma a patto che nel piano di dismissioni, affidato ad un advisor esterno, che consenta alla banca di rientrare dal debito, figuri anche il club calcistico. E proprio qui sorgono i problemi: la banca valuta la Roma con il valore di Borsa ( 110- 115 milioni) mentre per i Sensi è almeno di 300-315. Divergenze che continuano anche nella stima dei beni immobili e petroliferi. Oggi si proverà un ultimo tentativo di conciliazione ma la posizione di Unicredit appare poco incline a concessioni. Inizialmente la richiesta della famiglia Sensi è stata di 11 immobili. In un secondo momento si è scesi a sette con una valutazione com­plessiva degli asset che si sarebbe voluta mantenere vicina ai 100 milioni di euro. Per la banca, invece, Italpetroli al massimo può ave­re beni per un valore complessivo di 20 milioni. Posizioni che appaiono difficilmente conciliabili: oggi, quindi, o la Sensi accetta le condizioni della banca oppure lunedì il presidente del collegio Ruperto deciderà di dare il via al lodo arbitrale. Sullo sfondo la decisione del collegio sindacale e dei revisori della Bdo che devono approvare il bilancio di Unicredit: l’appuntamento, in questo caso, è per il 7 luglio. STE CARARTICOLO PUBBLICATO SU TUTTOSPORT IL 02-07-10