PHOTOSPOT n° 7
Silvano Bicocchi - Tropea 2007 La macchina fotografica Nel pensiero popolare quando si dice fotografia si pensa alla macchina fotografica. Gisèle Freund in “Fotografia e Società” (1974) osserva con stupore che i fotoamatori investono cospicue somme di danaro per acquistare attrezzature fotografiche professionali. Ebbene si! Per noi fotoamatori la fotocamera è un oggetto d’affezione. Ci sentiamo completi quando abbiamo la macchina fotografica al collo, quando non l’abbiamo ci manca. La macchina è simbolo identitario, oppure può essere solo ornamento, purtroppo è anche oggetto invidiato, ossessione e status symbol.Essa è fonte di mille suggestioni: è diversa una macchina metallica da una di plastica, una cromata da una nera, una reflex da una con mirino galileiano, una con la leva di carica da una senza, una grande e pesa da una piccola e leggera, una analogica da una digitale, una col mirino ottico da una col monitor. Ci affascina la macchina posseduta dal grande autore perché è stata il media col quale egli ha scattato le sue famose fotografie; ma forse ci colpisce perché sappiamo che lui l’ha amata.Per il fotografo è difficile scattare la stessa fotografia con macchine diverse. E’ per lui difficile anche trovare un’intesa perfetta con una macchina nuova, a volte non la trova. Con la fotocamera non si è mai soli, ci dona energia il toccarla e il guardarla. E’ intimo l’ascolto del movimento meccanico allo scatto e il sentire scorrere la pellicola muovendo la leva di carica. Nel digitale è una curiosità insopprimibile guardare subito lo scatto nel monitor e una necessità personalizzare i numerosi parametri funzionali per rendere la propria fotocamera unica.Quando il fotografo la porta all’occhio sembra che tutto il suo corpo accompagni con intima eleganza l’atto dello scatto, come in una danza misteriosa. C’è chi, nella vita, passa da una macchina all’altra sull’onda della novità, e chi invece non riesce a più fotografare se non ha la sua vecchia macchina.La fotocamera non deve essere solo il mezzo col quale scattiamo le fotografie deve diventare invece il media, cioè il modo per noi più immediato per realizzare l’immagine fotografica. Il Coordinatore artistico esterno.Silvano Bicocchi