10 dicembre 2008

Post N° 14


INTERVENTI DEI PARTECIPANTIEmilio Vendramin - Pensieri ed immagini relative al Photospot n°6/7La singola foto.Parlare di fotografia è sempre gradevole, ma penso che ora sia arrivato il momento di "vedere" anche qualche foto.Sono molto perplesso sulla visione di immagini fotografiche a video e rimango convito che la vera fotografia sia quella stampata (possibilmente bene).Comunque quando ci si trova ad interagire con una comunità "virtuale" quale in nostro prezioso blog, non vedo alternative.Così propongo l'immagine allegata per visione e magari considerazioni varie.Necessariamente la introduco con due parole.Mi trovavo per vacanza, ai primi di maggio, in un campo tendato per turisti nel desero del Wadi Rum in Giordania.La sera ci hanno organizzato una specie di festa - per turisti appunto, ma non per questo meno simpatica - e così ho scattato questa foto.Non ho utilizzato una delle mie "titolate" LeicaM (che avevo con me, of course) ma una più modesta compatta digitale.Tornato a casa ho eseguito un maldestro tentativo di trasformazione del file in un BiancoNero (certo non è come un prodotto da camera oscura e la fotografia digitale non è il mio forte).Questo è il risultato, che a me debbo dire, non dispiace. e che mi spinge ad una considerazione sul superamento di quello che io chiamo "l'alibi dell'attrezzatuta" ovvero a volte si può fotografare anche con il mezzo che si ha sotto mano, senza andare troppo per il sottile.In questo caso sono riuscito a previsualizzare il risultato finale, ho mollato lo spiedino di capretto che stavo sbocconcellando, ho preso la compattina (tutta automatica) e ho scattato.Certo avrei potuto alzarmi, andare in tenda, aprire la borsa, prendere la mia LeicaMP, montarci il Summilux 50/1,4 e caricare un rullo di Kodak BW 3200...............ma, avendo capito di essere stato provvisoriamente miracolato dal nome tutelare dei fotografi erranti......ho semplicemente fotografato con la prima cosa che avevo sottomano.Detto questo penso che la fotografia sia anche la possibilità - da non perdere mai - di registrare in maniera indelebile (o quasi) emozioni e sensazioni, a prescindere dai condizionamenti del mezzo tecnico utilizzato
Emilio Vendramin