10 dicembre 2008

Post N° 75


INTERVENTI DEI PARTECIPANTIMassimo Bardelli - RiflessioniNella premessa del libro “Fotografia e società” di Gisèle Freund, interessantissimo volume consigliatomi da un amico speciale, si legge: “Nella vita contemporanea la fotografia ha una funzione fondamentale…. …. Si diffonde quotidianamente in migliaia di giornali e di riviste… La fotografia fa ormai parte della vita quotidiana. Si è talmente inserita nella vita sociale che non la vediamo più a forza di vederla”. Quando ho sfogliato il giornale il 31 dicembre e sono arrivato a pagina 20 ho subito ripensato a queste frasi. Infatti il Corriere della Sera del 31 dicembre ha pubblicato Fermo Immagine “2008 Obama & altre storie” a cura di Maria Laura Rodotà. Il 2008 viene sintetizzato con 12 fotografie. L’occhiello recita: “Dodici fotografie per raccontare (e non dimenticare) momenti e personaggi dell’anno che sta per finire”. La differenza fra un’immagine che scorre e viene continuamente sostituita dalla successiva come nella televisione e la fotografia che congela un istante è sancita dal termine fermo immagine. Le dodici fotografie, accompagnate da dodici interessanti didascalie, hanno raggiunto lo scopo, oltre ad offrire una panoramica sui mesi trascorsi, hanno permesso una riflessione su grandi avvenimenti e personaggi, se non fossero state fotografie ma, immagini che si avvicendavano su un monitor non sarebbe stato possibile. Questa è, certamente, la forza della fotografia, quando viene bene usata. Riallacciandomi all’ultimo photospot, ho cercato di pensare al lavoro di editing fatto, ho provato a studiare le immagini, le loro potenzialità e limiti; ho apprezzato l’importanza della didascalie che le ha accompagnate. Massimo Bardelli