Lunghi Sn I Giorni..

Signorino Solitudine: L'inizio


"Che cos'è la solitudine?" e nessuno mi risponde. (Dal fumetto Rat-Man di Leo Ortolani)Un cielo di notte di dicembre senza nuvole è un'emozione troppo forte.Nel gelido della campagna credi che le stelle siano lì attaccate su una lastra di ghiaccio che non le permettere di cadere. Quasi aspetti che delle crepe iniziano ad aprirsi nel cielo. Quasi hai paura che tutto sia troppo fragile per resistere ancora per molto. Un senso di meraviglia e impotenza prende.Il fatto che siano lì, che tu le possa vedere più splendenti che mai, ma impossibili da raggiungere, mi scaturisce questi sentimenti.Rinchiudetemi da qualche parte a San Lorenzo se almeno una volta all'anno vedrò questo spettacolo.Solo un sentimento prende più spazio nel cuore degli altri 2: la solitudine. Uno spettacolo così e nessuno accanto con cui condividerlo. "Cosa c'è di bello nella cultura se non è condivisa?" diceva sempre mamma. Ma credo che si possa anche riferire ai sentimenti questo discorso.In verità il discorso vale per tutto. Anche per le barzellette. Mi ricordo quella di quell'uomo che si raccontava le barzellette da sè e rideva da solo. Ad un certo punto finosce di ridere e allora gli chiedeno "perchè ha smesso di ridere?" E lui risponde "Perchè questa la sapevo di già".  A cosa servono le barzellette se non le racconti a nessuno?Alla fine la felicità vera è il contatto.Di pelle, di conoscenze o di un emozione. La felicità è lo scambiarsi parti di noi con altre persone. Un uomo in mezzo a una piazza gremita di gente si può sentire solo se nessuno entrerà in contatto con lui.Il contatto. La parola più bella al mondo.E invece io, mi ritrovo in questa stradina di campagna piena di pozzanghere a guardare questo cielo d'incanto con unica compagnia la mia moto. Tr'altro unico mezzo che sono riuscito a fare partire oggi, visto che la macchina di mamma si è rotta. Anche se non è il miglior mezzo di trasporto consigliabile per dicembre volevo essere qui stanotte, come l'anno scorso, a guardare questo cielo.Qui, in questa strada di campagna perché a 200 metri c'è la casa della mia amata Dalia. Nemmeno con lei riesco a guardare questo cielo. Nemmeno stasera lei si affaccerà alla finestra con i suoi maglioncini a collo alto (ma attillati) e insieme potremmo guardare il cielo, lei inconsapevole che a pochi metri c'è un pazzo che gela ad arrivare fino a qui in moto e io speranzoso che lei sia lì affacciata.Perché non sarà fare la stessa cosa insieme, però era il massimo che mi potevo permettere.Adesso neanche quello. Adesso è impossibile che Dalia sia lì, perchè Dalia non c'è più.Scomparsa come mamma. E come tutta la popolazione mondiale, compresi gli animali.Che palle essere l'unico essere vivente rimasto sulla Terra.