LA BELLEZZA

Liberiamoci dalla precarietà


Il Precariato, un male da sconfiggere, non è un bene- non è una condizione necessaria e sufficiente per poter lavorare.La sua introduzione nel mercato del lavoro ha rappresentato il giro di boa dei contratti collettivi nazionali di categorie.Non più un contratto ma svariate tipologie di contratti co.co.co.,co.co.pro,contratti in affitto e altre forme di lavoro interinali. Di conseguenza o contestualmente assistiamo alla terziarizzazione del lavoro delle grandi e piccole aziende pubbliche e private che affidano all'esterno commesse, interi reparti o settori produttivi in appalto con annessi lavoratori che patiscono perdita di diritti e lavorano, il più delle volte, senza tutele e garanzie individuali.Non si può lavorare senza diritti e senza democrazia nei luoghi di lavoro. Lo smantellamento della contrattazione e della negoziazione dei lavoratori rende la società più debole.Forme queste che oltre a peggiorare le condizioni dei lavoratori,con riduzioni dei salari e delle pause fisiologiche hanno svigorito il tessuto sociale con perdita di potere d'acquisto e posti di lavoro.E' arrivato ora il momento di ribellarci generazione un tempo di 1000euro, ora generazione del ricatto:Oh questo oooh niente!Basta allo sfruttamento, basta alla precarietà e basta al ricatto.Vogliamo che questa giornata contro la precarietà sia la prima di una lunga stagione di lotta.Il nostro tempo è adesso!Riprendiamocelo amiamolo non restiamo indifferenti. Lavorare meno-lavorare tutti, con pari dignità e stessi diritti.Revolution non deregulation.Luciano Picerni.