LA BELLEZZA

Da "Il Giornale Di Calvello" Sett.2010.L'acqua è un bene comune di Luciano Picerni


L’acqua, fonte di vita che scorre dalle sorgenti e attraversa indisturbata, mari e monti non è più un bene comune; da fonte di vita a fonte di profitto, la si finalizza alla pura efficienza economica e non più alla soddisfazione di un bene primario del cittadino.Nuove normative hanno segnato il percorso verso la privatizzazione del Bene acqua a partire dal 2006 con il governo Prodi che fa approvare la gestione privata dell’acqua, con affidamento del servizio idrico mediante gara o attraverso Società per Azioni a capitale misto o a capitale interamente privato, carrozzoni di nuova generazione, i cui Dirigenti Mister 150 mila euro (“trombati” e/o nominati dalla politica) la fanno da padroni; e poi a seguire nel 2009 è il governo Berlusconi a limitare la partecipazione dei Comuni nella gestione al 30%. Con voto di fiducia chiesto dal Governo, l’acqua diventa Bene pubblico a gestione privata.                        Un bene comune che non dovrebbe essere né pubblico e né privato, padroni siamo tutti noi, viene mercificato e consegnato ai privati che ne vogliono trarre legittimamente profitto.                         Una gestione privata non corrispondente alla natura del bene, un diritto umano universale non può essere oggetto di scambio, al pari dell’aria e della conoscenza.                        I Forum sociali si sono mossi per chiedere a gran voce l’abrogazione della normativa vigente con tre quesiti referendari riferiti a tre principi fondamentali a difesa del Bene Comune Acqua che di seguito si riportano: 1) la titolarità collettiva del Bene, da gestire con un nuovo modello a democrazia partecipativa; 2) la riaffermazione di Bene Pubblico dell’acqua, sull’esempio del Comune di Parigi che dopo la triste esperienza del privato è ritornato su i suoi passi;  3) No all’acqua fonte di profitti sulle tariffe e sui costi di gestione da parte degli enti privati.                        Sono stati organizzati banchetti pronti per la raccolta delle firme da aprile a luglio in molte piazze d’Italia; i comitati spontanei si sono mobilitati a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e a raccogliere le firme. Sono state raccolte 1.400.000 firme di cui 15.526 in Basilicata(11.005 Potenza provincia,4.521 Matera provincia), una goccia nell’oceano che farà traboccare il vaso.                          A Calvello nei prossimi mesi si organizzeranno dell’iniziative sul tema,  per approfondire e far conoscere meglio la problematica. Obbiettivo finale: partecipazione dei cittadini al prossimo referendum popolare che si svolgerà presumibilmente in primavera 2011(25mln di votanti,il 50%+1 degli aventi diritto).                        La popolazione sarà adeguatamente informata e verrà coinvolta alla partecipazione della difesa del Bene comune, con l’acqua non si scherza !  Dal Comitato Acqua Bene Pubblico. Luciano Picerni.