Mondo Parallelo

TRAMONTO


Stasera mi guardo, ho deciso! Stasera, mi sento come un tramonto, anzi prendo il suo posto per godermelo, prima che venga la notte e prima che le stelle mi rubino il cielo. Stasera mi riscaldo e mi brucio sotto il fuoco di un bel racconto, che comincio a intravedere scritto nel foglio del mio libro aperto di vita; lì, sotto, vedo sparire quelle nuvole nere che mi volevan privare del desiderio di potermi godere il colore di un rosso acceso e il rosa di una gibigianna che, timida spunta, sulla cima d’un onda che mi viene a chiamare: perché, adesso, il sole è sceso sul mare! Su una nuvola soffice come seta volerò sul mondo. Se pur grande, lo vedrò così piccolo da non far paura. Mi farò cullare da quel batuffolo bianco, quello che ho scelto tra tante nuvole chiare, perché ha i contorni dorati; mi lascerò avvolgere e coccolare, e mi abbandonerò sdraiato a sognare questo tramonto diverso. Stasera poi, è fatto di mille coriandoli colorati che formano insieme un mosaico che appartiene alla storia del mondo, come una fiaba che prende vita quando chiudo gli occhi e varco i confini di quello reale. Guarderò le stelle, tra poco si affacceranno per farmi i soliti scherzi e i soliti giochi di luce negli occhi; attraverserò quella luce che parla di immenso, dello spazio senza vincoli e limiti, ed io, nel tramonto tuffato, con le ali delle falene, volerò attorno alla luna che s’affaccia timida, appena sfumata, nel rosso che incendia l’azzurro del cielo. E Insieme godremo di quella spensieratezza e serenità che solo un tramonto può dare. E il mondo rimarrà sempre piccolo, là sotto i miei piedi, appoggiati alla fredda bambagia di questa nuvola chiara! Mi attraversano sensazioni che non riesco a capire, son come le ombre che cavalcando raggi di luce si perdono e smarriscon la strada subito dopo la prima curva, e, per quanto mi sforzi, non mi riesce di abbandonare questo dolce vagare che rende ebbri al solo contatto del rosso del cielo. Stasera mi guardo, stasera mi è giunta, dopo tanto cercare, la voglia di restare incantato a guardare il tramonto del sole; e sono un poco commosso perché in fondo, il sole che affoga nel mare, è un giorno che muore, e dentro di me sento ancora Il richiamo del crepuscolo e l'incanto della prima luce, da poco accesa e adesso in un attimo spenta in questo tramonto da mille e una notte. E aspetterò domani di nuovo il sole che ritornerà con l'aurora. Intanto, ascolto stelle e silenzi senza parole, laddove tutto si manifesta senza fare rumore, come uno scivolare lieve del tempo che smorza i pensieri e, sì, ecco la luna galleggia adesso nel buio ed abbraccia i sospiri del mondo, ancora piccino ai miei occhi, e per un attimo che sembra infinito, rimango sulla mia nuvola bianca ancorato, dimenticando gli affanni, e i tristi pensieri di fronte allo specchio del sogno: dolce carezza che mi sfiora la fronte, come un bacio rubato quel giorno alle labbra di chi, intorno a quel mondo piccolo piccolo, s’è perso, e mai più ha fatto ritorno.Giov@nni