Mondo Parallelo

LA GIOIA E' LI' CHE ASPETTA


Stelle e silenzi ascolto, senza parole, dove tutto si manifesta senza fare rumore: scivolare lieve del tempo che smorza i pensieri. La luna galleggia nel buio ed abbraccia sospiri e dimenticando gli affanni ci conduce di fronte allo specchio del sogno: dolce carezza senza preavviso alla porta della mia anima. Tutti sognano, e, come diceva Shakespeare, noi siamo stati creati dalla stessa sostanza dei sogni. Purtroppo i sogni non durano mai abbastanza a lungo da realizzarsi per davvero, per farci almeno osservare quello stralcio di vita pura e di felicità che solo essi sono in grado di donarci. Ecco, un sogno che vorrei sempre sognare. E poi c’è un sogno che a volte sembra talmente reale da non sembrare nemmeno un sogno. E’ un sogno in cui la noia si scontra con la felicità. La noia è l'abitudine, è la monotonia e a volte è anche tristezza. La felicità non è altro che gioia di vivere. La noia è spesso invidiosa della felicità. Essa è così sterile, spesso così viscida, che la felicità non può che sfuggire dalle sue tetre mani. Eppure a volte è la noia a vincere su di noi, è lei a devastare con la compagnia dell'invidiosa e pungente malinconia ogni attimo della nostra tanto fragile quanto effimera esistenza. La noia si avvicina con passi lenti e felpati alla felicità. La attacca, dapprima con piccoli e lenti colpi. La bombarda di domande. "Cosa ti rende così? Sai che prima o poi tutto finisce e sai benissimo che sarebbe meglio soffrire poco adesso, piuttosto che successivamente, perché il tempo scorre e macchia i tuoi ricordi fino quasi a cancellarli". Poi dopo aver succhiato tutta la tua felicità fino all'ultima goccia, dopo aver devastato quasi tutta la sua corteccia, sferra l'ultimo attacco. La felicità crolla, inerme, ormai senza vita e tu ti ritrovi solo a piangere steso su un gelido pavimento, guardando un cielo, che, nonostante tutti i tuoi sforzi, non ti appare più azzurro. Allora vorresti gridare, urlare, morderti le labbra, le mani, prenderti a schiaffi, solo per scrollarti di dosso tutta quell'ansia, tutta quella malinconia, quella noia che hanno preso il posto, in un attimo, di quella felicità tanto attesa e così poco goduta. Ormai sei completamente fuori dal mondo, fuori da ogni prospettiva. Così passi ore a chiederti cos'è che non ti lascia più in pace, anche se lo sai benissimo dentro di te, e passi giorni a domandarti se vai veramente bene così come sei. Guardi il mondo da lontano e ti accorgi di quanto siano svelti i passi della gente, della disattenzione di troppe persone, riconsideri tante di quelle parole dette senza umiltà, senza cuore, così solo per far rumore. Allora ecco che ripensi a quei momenti in cui ti bastava solo un salto per raggiungere la felicità e ti rendi realmente conto che non è passato tanto tempo da allora. Il tempo non si dimentica, la storia non si cancella, soprattutto la nostra. Ti accorgi che non hai mai cercato niente, forse perché niente hai mai avuto o apprezzato. Ti rialzi, guardi l'azzurro del cielo, il verde degli alberi, illuminati da quel sole, che riscaldando quel pavimento su cui eri caduto, ti ha dato la forza di rialzarti e di scoprire che la noia non potrà mai sostituire la tua felicità, perché essa non potrà mai scomparire, siamo solo noi che la creiamo e distruggiamo. E allora ecco che il sogno finisce. Svegliati! Era solo e nient’altro che un brutto sogno, un piccolo incubo. E adesso che ti stiracchi e guardi i raggi di luce che filtrano dalle persiane socchiuse, adesso che il cuore batte più piano, adesso metti le mani dietro la testa e socchiudi gli occhi respirando il rumore del mattino prima di alzarti. Urla e strilla quanto vuoi, nessuno può fermare la tua voglia di gridare al mondo che sei di nuovo felice, perché tu sei tu, la tua vita ti appartiene e la gioia è dentro di te pronta da assaporare quando e come vuoi! Prendila, è lì che aspetta! Ma... sei ancora lì? Sbrigati e corrile incontro! Sì, afferrala e non lasciarla andare tanto presto perché è solo tua! Solo tua! Giov@nni (by smartphone)