Mondo Parallelo

PARADOSSO


Troppo lungo il giorno quando aspetti il domani che ti farà felice. Troppo breve il durare del domani arrivato, felicità passata sulle ali di un gabbiano, e l'oggi è appena nato, e oggi è già domani. È pesante sentirsi preso nel turbinar del tutto se al tutto non vuoi dar te stesso, quando ti vergogni di farne parte; sì perchè sai che da solo non lo potrai cambiare, quel tormentato mondo che veder non vuoi, e davvero ti ha tediato, fatto di guerre e di corrotti sogni, con le illusioni perse dopo gli eventi noti. Fiumi di parole, oratori tanti, ma non ci sono azioni né tantomeno fatti per cui si possa dire: "suvvia, andiam tranquillamente avanti!". Nubi che passano gravide di pioggia laddove pioggia cade e ingrossa gli alvei pieni, così come il deserto: e la sabbia innalza muri, fatti di fuoco e luce, raggi che ti accecano, con arcani sogni nel gioco dei miraggi. Oasi lontana, gole assetate all'ombra delle dune; pochi ciuffi d'erba secca e gialla, e carovane da lontano stagliate all'orizzonte, che procedono piano, lentamente poi scompaiono; puntini neri segnati su fogli bianchi d'un quaderno come la sabbia bianco. E, prima fisso nel cielo, poi piano avanza uno stormo d'ali che carezzan l'aria e in un baleno sono inghiottite dal cielo sereno, di sopra la cappa di azzurro abbagliante. Ritorno a giocare con i fili del tempo, e il giorno, nel sole mi avvolge come fossi un bambino che trova riparo tra le pieghe del cielo: sogni puntati con spille dorate, sulle bianche vele spiegate d'un veliero che buca le nuvole bianche, nella sua rotta segreta, tra gli astri del firmamento, leggero, sospinto dal vento. ... Giov@nni (By Sony Xperia)