Oggi non è giornata di parole nuove, devo trovare nelle pieghe del cuore, l’umore adatto per sedermi accanto alla tastiera virtuale, con le cuffie indossate, tra le melodie già sentite delle mie canzoni, per trovar delle parole da poter intonare. Oggi no, non mi va di restare seduto a scrivere con l’intento di voler profanare le strade del tacere. Oggi, non mi sento di essere io, né di fare grandi e profondi discorsi, né riesco a trovare una strada che vorrei percorrere con le ali leggere di un passero in volo, nel suono senza note di una mia ballata stanca. E in questa sera di velluto nero, non trovo sinonimi adatti per definire il mio umore adesso, perché a spiegarlo non servon parole, basta solo un’azione banale, anche se non la vorrei fare: chiudo la porta della mia stanchezza in questa serata di sbadigli e di spossatezza, e bisbiglio alla luna lì fuori il mio crudo messaggio, un po’ vergognandomi, ma mi va di farlo, perché oggi non è giornata, visto che a parole non mi diletto. Parla per me, tu lo sai fare, lo so che sei bravo nel tuo intercalare! Parla per me stasera, parla per me silenzio, ch’io voglio sentirti arrivare, e nel mio tacere, qui dentro, sentirti gridare. Giov@nni
OGGI NO
Oggi non è giornata di parole nuove, devo trovare nelle pieghe del cuore, l’umore adatto per sedermi accanto alla tastiera virtuale, con le cuffie indossate, tra le melodie già sentite delle mie canzoni, per trovar delle parole da poter intonare. Oggi no, non mi va di restare seduto a scrivere con l’intento di voler profanare le strade del tacere. Oggi, non mi sento di essere io, né di fare grandi e profondi discorsi, né riesco a trovare una strada che vorrei percorrere con le ali leggere di un passero in volo, nel suono senza note di una mia ballata stanca. E in questa sera di velluto nero, non trovo sinonimi adatti per definire il mio umore adesso, perché a spiegarlo non servon parole, basta solo un’azione banale, anche se non la vorrei fare: chiudo la porta della mia stanchezza in questa serata di sbadigli e di spossatezza, e bisbiglio alla luna lì fuori il mio crudo messaggio, un po’ vergognandomi, ma mi va di farlo, perché oggi non è giornata, visto che a parole non mi diletto. Parla per me, tu lo sai fare, lo so che sei bravo nel tuo intercalare! Parla per me stasera, parla per me silenzio, ch’io voglio sentirti arrivare, e nel mio tacere, qui dentro, sentirti gridare. Giov@nni