Mondo Parallelo

OLTRE


Osservo con lo sguardo fisso nel cielo Il volo dei gabbiani che ondeggiano sorvolando le onde in burrasca, oltre il luccichio del sole che specchia sull'acqua all'orizzonte una linea scura a limitare l'oltre che pare mai finire allo sguardo che scruta lontano, senza confine. Ma nella mente l'oltre non si ferma e, al di là del tutto, il pensiero oltrepassa lo sguardo e le stesse onde s'accorgono e indietreggiando lasciano spazio alla sabbia dorata e bagnata come a fare da cuscino allo scintillio dell'oro che riflette. Vanno oltre i profumi di un giorno qualunque in cui ho appena scorto il volo dei bianchi gabbiani; veloci e maestosi sbattono le ali al ritmo cadenzato di una canzone ululata dal vento che li accompagna mentre se ne vanno sicuri incontro al loro destino, verso il loro mondo incontaminato. Loro, eccoli, vanno sicuri al confine dei pensieri che si accontentano dei ricordi di una stagione, i ricordi di un giorno, quelli di una vita; dei giorni che si sommano ai giorni, quelli in cui ho visto lacrime e sorrisi, asciugati e bruciati al sole, soffocati dalla realtà, imposti dai limiti, voluti dal cuore; ma per ognuno c'era un angolo d'emozione, l'ho trovato frugando nei meandri più scuri e nascosti, qui dentro al mio petto. Ho scoperto che esiste anche il giusto colore per l'anima, ma ancora non sono riuscito a stemperarlo. Domani guardando i gabbiani forse troverò la giusta tonalità, domani chiuderò gli occhi e immaginerò di mescolare le tinte bianche alle scure per ritrovare quello che per un attimo avevo creduto d'avere scoperto; domani certo, l'arcobaleno che sorgerà sul mare mi indicherà la strada, domani il bianco delle ali lì, sopra il mare mi farà capire quello che oggi non mi va di scoprire, perchè mi confonde l'azzurro delle onde; domani, sì, aspetterò domani, ranicchiato con le ginocchia piegate tra le mani a respirare il profumo del cielo, della pioggia che cade, del sole che i miei pensieri fa evaporare lasciando nel cuore una scia che ha il sapore del sale. Giov@nni