Mondo Parallelo

FILO DI LANA


Ecco implodere gli spazi, ecco sciogliersi le ore; nello specchio vedo un volto sconosciuto, dipinto nel bianco del silenzio, senza fondo. Ecco cieli dove dondolarmi con l'altalena alle nuvole appeso, e raccogliere fiori e sogni che lì trovano vita. E vanno, si liberano dalla mente che li impigionava, dimenticando, abbandonandosi al proprio destino. Lassù, come candele colorate, le stelle brillano per illuminare e poi consumarsi, in uno sciogliersi di sorrisi infiniti come i silenzi assopiti. E nel mio volo improvvisato sotto le spoglie d'aquilone, su di me, dove abita la luce, fattomi fragile foglio colorato, aprirò le mie ali in volo tra i rami, in un filo di lana mi distenderò come tenera carta, contento di essere e avanzare nel cammino del silenzio, tra le mani di un bimbo; senza timore d'essere libero, e lui piccino corre, va trascinandomi con sé come desiderio del suo sogno, dentro il suo cuore, dentro il mio cuore di carta; io, semplice aquilone negli occhi accesi d'un bimbo mi alzerò, adesso, in volo. E con me corri bambino, corri e il vento mi porterà con sè, mi accarezzerà e poi tenderà il filo che si srotolerà tra le mani, tra le mie mani, quelle del bimbo che gioca e sorride, gli occhi verso il cielo fissi. Il suo aquilone, il mio essere fatto di carta, un puntino piccolo, piccolo, la voglia grande di lasciarlo andare, forte nel cuore, là, dove abita la luce, come aquilone avrò la vita e la gioia, magari per un attimo solo, ma sarà sempre un incanto quel libero volo. ------- Giov@nni