Mondo Parallelo

VORREI


Vorrei perdermi adesso per non apparire, vorrei magari sentire che mi vieni vicino, vorrei vederti scendere da quella croce e abbracciarmi per dirmi “Che fai?”. Vorrei tu capissi quando ti guardo lì appeso e resto a fissarti in silenzio. Vorrei che adesso mi spiegassi quello che nemmeno riesco a capire né a dire, vorrei che il sole splendesse anche laddove non regna che il buio, vorrei, oh sì, vorrei tu fossi sincero con me e non parlassi parafrasando con parabole strane dai mille arcani segreti. E adesso che ti guardo negli occhi per leggere quello che vedo impresso a marchio di fuoco, vorrei mi dicessi che un giorno sarai un volto di luce e che tutti noi poveri esseri stanchi saremo tra i tuoi amici più cari. Vorrei piangere adesso per non pianger domani, vorrei tu mi prendessi per mano e andassimo insieme a fare la spesa al supermercato, vestiti di niente, invisibili agli occhi di tutti perché la luce si mischia alla luce. Vorrei che capissi quanto siamo infelici e ci aggrappiamo a idoli falsi, a inutili cose senza valore, al vile denaro al potere sovrano, alla voglia di odiare e di farci male. Vorrei… vorrei tu vedessi e parlassi alla gente come se fossi un uomo qualunque venuto dal cielo. Vorrei, come ieri, che quella corona di spine svanisse nel nulla e sul tuo capo posare le mani per sentire pulsare sotto le tempie il cuore grande che ti hanno strappato. Vorrei non vedere ogni giorno morire la gente e non credere che tutto succeda per caso; vorrei tu venissi con me sotto il cielo di stelle e camminassimo scalzi lungo un sentiero fatto di rose ma senza le spine. Quelle profonde ferite impresse nel cuore vorrei le placassi con un cenno del capo magari guardando su in alto il volto ridente di Chi sulla terra per noi ti ha mandato. Vorrei… vorrei fuggire dalla tristezza in un giorno di pioggia, vorrei non vedere dei vecchi negli occhi la morte, vorrei che tu fossi qui in ogni momento, quando lontano si sente piangere un uomo, o muore una donna senza un lamento, uccisa da un vile che poi di colpo si pente. Vorrei capire che cosa vedi quando rivolgo gli occhi e ti guardo, vorrei capire se già sai quello che penso prima ancora che l’abbia espresso e trasformato in pensiero. Vorrei… vorrei  essere quello che non sono, semplicemente un essere senza coscienza perché a volte mi accorgo che gli uccelli nel cielo non hanno bisogno di tanto clamore, e vivono e muoiono non hanno nel cuore alcun dolore. “E adesso perché sei così serio?”. “Mica volevo dirti nulla di male, semplicemente volevo trovare quello che vale nel mezzo di tante incertezze.” “Fai finta... che non t’ho detto niente!”.  Giov@nni