Mondo Parallelo

IMMAGINE


Là appoggiato al muro, grande con la sua cornice sottile di argento, lo specchio dorme dopo che ha riflesso il mio viso stanco; gli occhi delle finestre sono chiusi, i camini sul tetto fumano lanciando nel cielo l’ultima boccata di nero. Sui marciapiedi dormono gli aceri e i tigli; la nuvola si stiracchia nel cielo stringendosi al petto una stella rubata nella casa del sole. Qui, subito fuori di casa, appoggiato alla parete, dorme un suo raggio  ma adesso che mi sono destato, scintille di farfalle dorate si precipitano da un angolo all’altro. E poi in giardino, gocce di pioggia hanno disegnato sul fango strani fiori che hanno aperto i loro petali rossi. Ecco, lo specchio si è risvegliato per raccoglier i frammenti della mia immagine mentre le finestre hanno spalancato immensi occhi azzurri. I camini sui tetti vicini si son messi a fumare più in fretta, sbuffi di fumo bianco e rosa; gli aceri ed i tigli han cominciato a chiacchierare sui marciapiedi raccontando di come perdono veloci le foglie, e non sanno che lozione anti caduta usare; alcuni dicono che è meglio adoperare quella della primavera. Persino la nuvola si è svegliata ed ha lanciato con un soffio una stella nella mia stanza per farmi destare. E fuori da dietro le tende filtra la luce che si è fatta abbagliante e si è versata sui miei capelli, mi è colata tra le palme delle mani che l’hanno accarezzata, ed ha lasciato sopra la seggiola di faggio, un disegno a forma di cuore fatto di petali bianchi. E il mattino si inerpica lento, dentro di me e tutt’intorno alla stanza, mi stropiccio gli occhi piano: “è già tardi”, mi dico, “svegliati, andiamo!”. Giov@nni