Mondo Parallelo

MENTRE IL SOLE CALA


Sarebbe impossibile dormire la notte qui fuori, anche se lo volessi, tra mura spesse e finestre chiuse, impossibile dormire per via di queste stelle che son troppe, troppo lucide, troppo vicine! Impossibile non rimanere storditi per via del mormorio sul greto mentre squillante risuona da ogni dove il loro sussurro, sotto le sfere bianche delle loro perle, i loro ciottoli di luce. Affiorano le alghe salate che si sono radunate sulla riva per via del rumore di un motore sul mare come un cuore che batte, per via dei fantasmi venuti dal nulla sorti dal molo che invadono la stanza dei sospiri alla luna. Un fazzoletto al collo per abitudine, un colore blu che mi piace, di sotto la camicia tenuto con un nodo, forse perché mi va di vederlo sciogliersi al vento mentre in sella a una moto mi fermo sulla collina di sotto una roccia sfumata di rosa. Parlano i pini con la loro lingua verde, il mare empie le sue cantine di passi, di campane e di gemiti e io dall’alto sulla stradina sterrata, mentre il sole comincia a calare, sciolgo le catene del cuore, poi della moto per ritornare faccio di nuovo rombare il motore. E domani arriverà con passi verdi sfumati d’autunno: nessuno arresta il fiume dell'aurora. Nessuno arresta il fiume del tempo stretto tra le mie mani, entro le dita la luce e negli occhi un sogno dipinto, ascolto, come cinguettio di passeri in volo, al cuore lo sento che sale sotto quel cielo che chiude su di me le sue ali. Giov@nni