Mondo Parallelo

DESERTO FATTO DI STELLE


E quando tu vorrai, vento, che mi porti del mondo le grida, accarezzami come fossi una duna. Granelli i miei pensieri da te rapiti, dispersi col silenzio di un deserto che li tramuta in sogni proibiti. Soffia e riportami il tuo caldo respiro; vaga nell'universo, raccontami dove s'è perso il sole amante delle dune. Sussurrargli di donare i suoi raggi alla luna, affinché illumini misteriose sagome di sabbia, addormentate sotto la notte alberata di stelle. Come diamanti che negli occhi brillano e di dolcezze ammantano il silenzio, dalle sembianze indistinte, consigliere e complici dei miei pensieri, adesso, come ieri. Attimi perduti che vorrebbero ripetere la gioia di un giorno invisibile percorrono il tempo, ed io aspetto. Sì, aspetto tra i disegni e i chiaroscuri che si fanno avanti, seduto sul tappeto color blu cobalto, li guardo dall’alto, poi una folata più forte mi chiede chi sono per aver osato varcare la soglia di un mondo fatto di sabbia rovente e di strana follia. No, non cerco risposte, davvero, soltanto credevo d’essermi perso tra i sorrisi del sole, tra i granelli di sabbia che mi volano intorno, cercando per gioco, trasportato dal vento, le stelle cadute sulla terra quel giorno. Giov@nni