Mondo Parallelo

VAGABONDO


      Sono irrequieto,sono assetato di cose lontane.La mia anima esce ogni sera in cerca di stellecredendo di toccare l'orlodell'oscura lontananza.In fondo al sipario del mondoche s’alza per invitarmi a seguirlo nei suoi passi di danza.Dimentico, sempre dimentico,che non ho ali per volare.Sono impazientecome straniero in terra straniera.Un alito di vento mi giungesussurrando una risata come di un bimbo che gioca.Il mio cuore comprende il suo linguaggio mentre sorride.Dimentico, sempre dimentico,che non conosco la strada,che non ho Pegaso da chiamare.Che bianco s’è perso in un tempo lontano, vagando tra i flutti del cielo.Non c'è nulla che mi possa fermare,sono un vagabondo nel mio cuore.Nella nebbia assonnata delle languide ore,vorrei scorgere l'azzurro dei cielo!Dimentico, sempre dimentico,di aprire tutti i cancelli della fantasiaper non sbatterci controquando rimangono chiusiper chi come me,fin sopra le onde lontaneche toccano il cielo ed il mare,senz’ali vorrebbe volare!                                                              Giov@nni