Mondo Parallelo

LO SBADIGLIO DEL SOLE


Nei tramonti infiniti, in quelle speranze più accoglienti, nello sbadiglio di quel sole che nelle albe al mattino recupera il suo calore, se solo vivessi di attimi in traguardi brevi nelle eccitazioni da prima volta, in quelle ingenue sensazioni là dove tutto sorprende, e sai che ne vorresti ancora, sì, se solo vivessi nello sbadiglio di quel sole tra le pieghe dove c'è calore, in quegli attimi disegnati anche a matita, alimenterei un fuoco che resterebbe sempre acceso nella mia vita. Guardarsi dentro e scoprire di non conoscersi ancora, vedere per la prima volta dimensioni inesplorate, sentire parole mai pronunciate ma che, forse, sono state sempre custodite e celate segretamente affinché nessuno potesse udirle. Guardarsi dentro e capire che non è tutto bianco o nero, che siamo circondati da infinite sfumature racchiuse in stalattiti di cristallo poste sopra di noi ma che, nella quotidianità che ci avvolge, non riusciamo a vedere per non aver mai imparato ad alzare lo sguardo. Ecco, sentirò intorno a me scivolare gli occhi di molti e saprò d'esser io. Gettando un'occhiata, veloce nel chiarore soffuso, mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino, è bello uscir per le strade cercando i colori. E poi, questo fresco che sale a baciarmi le vene, adesso, è un risveglio che mai nel mattino ho provato così vero e reale: soltanto, sento più forte un tremore più freddo che accompagna il risveglio tra il cuscino di stelle nel cielo di questo azzurro nuovo che appare, ed è tutto perfetto: il cielo è assorbito dal mare e il mare dal cielo. Giov@nni