Mondo Parallelo

IL FIUME


      Ancora tornerò sulle tue rivedove la brezza è dolce sinfoniae al sorgere del sole già s’inchinascivolando sull’acqua una carezza.Ancora guarderò quelle tue spondenel languido rossore del tramonto.Avrai riflessi d’ambra tra le ondesarai specchio di cielo innamorato.Mi donerai fremiti e sospiriquando lieve il vento increspa l’ondae tra le foglie tremule del salicei baci della notte scioglierai.E tutto scorre come le tue acqueche donano la vita per il mare,ed io ancora tornerò lungo la rivacome facevo da bambinosopra la bicicletta di mio padreche, fischiettando, ricordo pedalava.Guarderò le tue acque scorrere pianonel complice silenzio e in armoniae sentirò la mano del mio vecchioposarsi ancora leggermente sulla mia.Poi piano affiorare d’ombrein echi di foglie nascoste tra l’erba,quella mano che si apre, si tende, mi abbracciae mi accarezza il cuore, nel chiarore di un cielo dipinto di rossosul fiume che scorre, io immobile resto e delle morbide dita protese, in quella carezza infinitache mi sostiene il cuoreancora adesso, nel silenzio dell’acquache scorre, ne sento più vivo il tepore.                                                            Giov@nni