Mondo Parallelo

GRETA E ANNETTE


Luci, rumori, persone in quantità si muovono veloci. Greta e Annette pensano, pensano, pensano e hanno paura di venire divise da un momento all’altro, mentre sono vicine nello scaffale delle bambole insieme con tante altre amiche: Trottolina, Peluche, e Smorfiosa e poi Luna e Gingillo, un bambolotto di color nero, che si lamenta sempre che è solo. Greta e Annette, tenendosi per mano, fanno un loro giuramento prima che il sonno le colga. “Giuro, giuro, giuro con tre sputi; sput, sput, sput, amiche per sempre!”. Ovviamente senza incrociare le dita altrimenti il giuramento sarebbe invalidato. E’ mattino e la vita riprende nel grande magazzino Auchan. La cassa canticchia, scontrini, pacchetti, pacchettini. Greta e Annette dormono beate in prima posizione nello scaffale delle bambole con indosso gli abiti della festa. “Buongiorno, vorrei questa bambolina: mi pare gentile e garbata”. “Prego si accomodi alla cassa!” Un attimo e Greta è andata. Non si è neppure accorta. Qualche momento dopo Annette apre gli occhi e fa appena in tempo a vedere Greta nelle mani di una ragazza. Che dolore e quante lacrime! Passa qualche giorno e, visto che Annette era così abbattuta da mantenersi in prima fila, anche lei è stata venduta. Greta, spedisce lettere (non si capisce a quale indirizzo!) innaffiate di acqua "antisterica", mentre Annette scrive con una penna al rosmarino perché pensa che possa essere recapitata dagli elfi del bosco. Un giorno come un altro, un mattino di sole. “Dai Greta, sorridi, faremo una bellissima passeggiata”, dice la bambina rivolgendosi alla sua bambola. Intanto lungo il vialetto, nel canestro di una bicicletta, Annette respirava a pieni polmoni l’aria del mattino insieme a Carla, la sua nuova padroncina. Carla si ferma un attimo davanti alla panchina per chiedere un’informazione a un ragazzina. “Ciao, vado bene per il laghetto dei cigni rosa? Tra poco ci sarà uno spettacolo! “Certo: Diritto, destra, sinistra, diritto, diritto, sinistra, non ti puoi sbagliare!  “Credo che fra poco verrò anch’io insieme a Greta, la mia bambola”. “Grazie tante, ci vediamo dopo! Riprendendo a pedalare. Greta ed Annette per un istante hanno incrociato lo sguardo: che gioia, e che dolore! “Ti voglio bene”. Ha suggerito Greta  con lo sguardo. “Anch’io”, ha risposto Annette, "ricordati di me sempre! Ricordati il giuramento!... Ricordati, ricordati di me, sì, ricordati sempre!"... Allora, in questo finale ci si dovrebbe proprio sciogliere in lacrime? Chissà, forse Greta ed Annette si potranno ancora rivedere, magari al parco con le due padroncine. Speriamo, l’amicizia è un bene prezioso e quando si deposita in fondo al cuore rimane come un abbraccio, una lettera piccina, il sorriso del verso che sfiora la mente e diventa una poesia. Forza bamboline! In fondo tutto è possibile. Basta lasciare la porta aperta!  Giov@nni