Mondo Parallelo

GIRASOLI


E’ un grande dono il sentimento, quello che ti fa stringere e volare, stringere i denti e digrignare i pugni, volteggiando un pensiero vagabondo che ruzzola nel fango tra i detriti, giù in fondo, camaleonte ispido in forma di rosa. E’ un grande dono la dolcezza. Quella che dirige la penna e poi commuove: risa di scherno, maschera bugiarda. Arlecchina di note. Estensione di giallo. Scrivevo sopra i muri delle case, in sogno certo, con pennarelli grossi come un dito: scrivevo il grido del gabbiano che si uccide di volo e di tempesta. Un uomo dipingeva il suo furore. Vecchio pennello di girasoli aperti come labbra e camera piccina. Bandiera di vinti o vincitori? Chi può dirlo? Un uomo, dipingeva il suo tesoro: volo di corvi e grano paglierino. Io canto le note che la mente nasconde: estensione di giallo rubato ai girasoli. E nel cuore di ogni donna, nel giallo d’ogni petalo, scorgo in fondo agli occhi il suo segreto. Un brivido leggero, un sogno strano, qualcosa che si perde in turbamenti, in ansie piccoline di canzoni. E alla fine dopo un attimo infinito, cercavo di raccogliere il segnale, l’ombra rossa che freme, la porta dell’attesa, il piacere che vaga sulle ciglia, il ricamo del verso sulla pelle. Le donne sono esseri di vento, mi dicevo leggendo nei loro occhi dentro, di terra bruna al guizzo della serpe, fronde di un’onda incerta sulla danza, farfalle stanche sui colori accesi. Nascondono le lacrime in cassetti, chiudendo a chiave l’orma del rimpianto. Se sante o di tutt’altra pasta, non importa, quando l’azzurro graffiato del rosso dei tramonti, circuisce coi loro occhi il cielo.Giov@nni