Mondo Parallelo

CONTROLUCE


In questo piccolo e sconsiderato oblio d'inconsistenza, brilla una fiammella, è dentro di me. Mi accarezza piano persa in una tenerezza infinita e, pensosa mi fa la domanda: “Chi sei?”. Se la parola non dice, il cuore batte forte la sua canzone: ciò che appare, non è, ciò che è, non appare. La luna si specchia nel mare, nel dolce silenzio di un giorno di nebbia. Silenzio, così profondo, così tenero e bello che neanche l'onda vuole disturbarlo e quasi sussurrando raggiunge la spiaggia. E tu luna, cosa fai nascosta dietro la coltre del grigio fatto di perla? Nuvole basse che mi bagnano il viso come vapore dalle labbra sfuggito ad un sorriso, e lo posso sentire, lo posso far mio. Ogni tanto il tuo pallido volto, di giallo dipinto e cerchiato da un alone biancastro riappare, per squarciare la notte, e allora se proprio lo vuoi, fammi sognare ancora una volta, come ieri che ho baciato una stella che lacrimava la sua polvere d’oro sui miei occhi socchiusi. Dammi la tua luce e prendi i miei pensieri, mi basta un piccolo raggio, null’altro di più per accompagnarli: portali con te e poi, dolcemente, spargili per l'universo ma piano, piano perché non cadano giù e si perdano in mille fiammelle piccine; così scenderanno e raggiungeranno le genti che non hanno sorriso ma un solco dipinto nella tristezza del loro viso, porta il mio cuore lontano in modo che possa sentirli, come quei bimbi in girotondo che odo cantare e si tengon per mano. Pensieri di adesso dispersi nel vento, li lascio volare liberi in cielo, per raggiungerti in volo e portarti un saluto, ma domani chissà se farò lo stesso, solo perché d’esser tuo amico, luna, a volte, quando ti vedo piangere in cielo, un poco mi pento! Giov@nni