Mondo Parallelo

GLI OCCHI DEL SILENZIO


      Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del maree il silenzio della città quando si placa,quando si mette a dormire sotto la coltre di stelle.E il silenzio di un uomo e di una donna soli,il silenzio con cui soltantola musica trova linguaggio.Il silenzio dei boschi, delle cime innevateprima che sorga il vento di primavera.E il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanzae mi chiedo: “per le cose profonde a che serve il linguaggio?”.Noi siamo senza voce di fronte alla realtà,noi non sappiamo parlare.Ricordo che ieri un ragazzo curioso,domandava a un anziano, seduto nel parcoche era lì fermo e sbadigliava,mentre coglieva un raggio di sole:“Perché non hai denti?”.“Me li ha mangiati un lupo, quello di Cappuccetto Rosso!”.E il ragazzo stupiscementre il distinto signore,muto rivive come un sogno,e se fosse un artistavi sarebbero poi tante cose, io pensoche non saprebbe spiegare.C’è il silenzio di un grande odioe il silenzio di un grande amore,il silenzio di una profonda pace dell’anima.C’è il silenzio del cuore che ci parla senza linguaggioe il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti.C’è il silenzio che interviene tra il marito e la moglie,c’è il silenzio dei falliti. Sì, a ciascuno il proprio silenzio, il silenzio del mondo,il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte ed i vinti.C’è a volte il silenzio dei ricchi che pensano alla povertà della giovinezzae quasi se ne vergognano, perché troppo esaltati.C’è il silenzio di Napoleone dopo Waterlooe il silenzio di chi in catene non ha libertà.Poi mi avviluppo nel mio e mi dico che a voltemi manca e lo cerco, nel rumore assordante di un universo fatto di tante parole di fumo.Gli ho eretto un palazzo di pioggiacon colonne d'alabastro e cristalli di rocca.E spesso, in mille specchi ricurvi all'indietro, ritrovo il mio volto,senza capire perché da dietro i miei occhi,a volte, per prendermi in giro,si nasconde beffardo un sorriso.                                                             Giov@nni