Mondo Parallelo

CASUALITA' D'OMBRE


Crepuscolo di spigoli, finzione dell’interludio, dilazione dell’alba. Stagnazione di particolari, casualità di ombre e confusione evanescente. Il tramonto si diffonde fra nuvole isolate e riflessi di ogni colore riempiono la varietà dell’aria fluttuando assenti nelle grandi pene dell’attitudine. Brandelli di niente toccati da luci lontane, frammenti di  vita che il destino indora con il suo strano sorriso di assoluta verità. Fra ellissi assurde e distanti, la vita scorre e si disperde in finti avvallamenti di strade e nelle inquietudini dormienti. Corrono le lancette dell’orologio, le ore passano senza che me ne accorga. Il tempo vola sulle effimere ali del vento. La vita è un ruscello, la sorgente è la madre. L’acqua scorre giù per l’antico torrente, progressivo, tortuoso. Poi si calma e continua il suo cammino. E stanco si adagia nell’unico fiume. La vita si sa che è un dono, un dono di tutti, un dono di nessuno; non ne siamo padroni ma occasionali protagonisti. Non conosciamo l’esito delle nostre scelte ma solo le nostre scelte. La vita è un’amica cara, una compagna di giochi, una coraggiosa avventuriera un dolce sospiro. La vita è un terribile ostacolo, un cuore infranto, rubato, anche un dolore immenso. Come noi siamo unici esseri viventi, unica è lei, come un dolce ruscello che ci scorre dentro. Ci crediamo tutto. Ma non siamo niente. Ci crediamo tutti. Ma non siamo nessuno. Non siamo niente e nessuno, per decidere per gli altri, per impadronirci del ruscello altrui! Giov@nni