Mondo Parallelo

TRA VECCHIO E NUOVO


      Da un terrazzinoin penombra,spingo lo sguardosopra le canne d’organodei tetti,ora alti ora bassi,a tentare le note di un madrigale antico.Gioco di muschie color d’ocrala diversa luce tra il vecchio e il nuovodegli embrici,che in spicchi di sole preme al mio occhio,con leggera dolcezza.Incrocio per sbagliolo sguardo maliardod’un lucernarioo un volo d’ali.Quasi un ritorno del divenire,di rosso son tinti i gerani affacciatinelle finestrelle piccinee negli spazi delle grate.Le persiane spalancate di  verdemi sorridono e spianoi miei movimenti, di fronte al balcone.E voci lontanee volti d’ombradisegnati nell’ombra.Poi un colombo grigioa tubare nel cielo mi sfida.Io lo seguo con l’occhio, lui mi fa un inchino e velocefugge lontano, fa freddo,la luce che avanza, e nuovo il vento s’alzatra i tetti, in questa leggera foschia;nell’incanto di fatadi un nuovo mattinodal volto dipinto di sole!                                                                 Giov@nni