Mondo Parallelo

NUVOLE DI ZUCCHERO FILATO


Nuvole di zucchero, piccoli puntini sulla pelle, gattino impaurito, aspettavo un gesto gentile per allontanare i fantasmi della paura che danzavano intorno a me. Lacrime strane traboccavano dai miei occhi,occhi di bimbo.Da solo nella stanzetta non riuscivo a dormire.Fantasticavo tenerezze e filastrocche che non arrivavano mai. “Guardati!”, mi dicevano gli gnomida sotto il lettino,"Non ci  sembri sereno!"“Non vedi il vuoto della nottescavare i tuoi occhi?“.Poi piano piano con la fantasiaricamavo i miei silenzi! Le parole sul libro posato sul petto, pesavano come macigni e non ho mai avuto la forza di rotolarle via, parole difficili, non le capivo. Eppure erano dentro di me,al primo posto nei miei pensieri. Quante lacrime di commozionehanno inzuppato il cuscino!Favole dolci e la fata turchinache mi faceva l’inchino. Quante ore rubate al sonno! Cosa dire adesso?Adesso che tanto tempo è passatoed è rimasto solo un sorriso stampatoin un ricordo che torna e ritorna.Ritorna, o meglio non è mai andato via. Tutte le stelle nel buiocadevano giù, dal librodella fantasia e Peter Pan, senza volerlo, era scivolatoin un baratro senza fare rumore.Mi chiamava a giocare e a cercarlo, Il mio cuore non sapeva capire. E lui poi risaliva e volandomi attornomi copriva di piccole stelle,poi si eclissava e mi lasciava da solo;io, restavo a guardare, io, che come un gomitolocaduto dal cesto di paglia, mi dipanavo fuori di me per cercare quell’isola stranache allora esisteva per me;e adesso la cerco ma forseè scomparsa  negli abissi del mareperché per quanto mi sforzi a cercare, davvero più, non la riesco... a trovare.                                                             Giov@nni